L’ ultim’ora di Repubblica (il link potrebbe cambiare) titola: L’INGLESE? LO INSEGNA PIU’ LA TV CHE LA SCUOLA…
L’inglese? In Italia lo insegna la televisione, non certo la scuola. Ne sono convinti sette esperti su dieci. E’ quanto rivela uno studio condotto da Eta Meta Research, realizzato in collaborazione con 130 esperti tra psicologi, psicopedagogisti e linguisti, che hanno condotto 8 focus group con 90 bambini tra i 6 e i 16 anni ed effettuato un monitoraggio delle principali reti nazionali e satellitari. Secondo la ricerca, la scuola sarebbe solo al quinto posto fra le "agenzie pedagogiche" per quanto riguarda l’insegnamento delle lingue straniere. Ai primi posti, senza possibilita’ di dubbio, i piccoli schermi, cioe’ la televisione e Internet che usano "linguaggi e metodi al passo con i codici dei giovani e giovanissimi". Gli intervistati sentenziano ancora che le lingue studiate a scuola sono "quasi ignorate", ma avvertono che i nostri ragazzi, tele e monitor dipendenti, rischiano di crescere "conoscendo solo slang e parolacce e commettendo errori lessicali e grammaticali". Quali le accuse principali rivolte alla scuola? Messaggi e linguaggi ‘vecchi’ (38%), lezioni troppo poco frequenti (22%) e professori e insegnanti non proprio preparatissimi (11%).
Posso affermare nel mio piccolo che è abbastanza vero…
A casa nostra la TV, quando è accesa, è pressochè sempre sintonizzata su RAI EDU per vedere Il Divertinglese, uno dei pochi programmi per cui vale la pena di avere la parabola o il decoder.
C’è una programmazione costante, per tutti i livelli, che aiuta moltissimo nell’esercizio di ascolto. Se ne avete la possibilità .. è un bel modo per spendere il proprio tempo davanti alla televisione.
ho cancellato il commento inserito precedentemente perchè non conforme allo spirito del blog. mi spiace per chi si è visto eliminare il commento … ma ci tengo a tenere “pulito” questo mio blog.
W il divertinglese!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
… vorrei precisare che l’utente anonimo di prima ero io, cioè tua sorella… come faccio x far capire che sono io?!?!?!?!?!
io l’avrei capito anche senza la precisazione … cmq pare che Splinder non dia la possibilità di avere per gli “anonimi” un nome diverso da anonimo.. potrebbe essere un buon motivo per cambiare piattaforma per il blog ..