Si, pare proprio che le scuole americane vogliano vietare ai propri studenti di avere un blog personale.
Nicole, 16 anni, di Sacramento, descrive la sua scuola come un posto orribile, caotico, "peggio di Laguna Beach", l’affollata località balneare tra Los Angeles e San Diego. Matt, tredicenne dell’Alabama, non risparmia parole poco gentili all’insegnante di scienze, che lo ha punito con un votaccio. E ridicolizza "quei dementi di Damon e Brad", più incapaci di lui. Pensieri istintivi e banali, che fino a qualche anno fa finivano nei diari personali o sui muri dei bagni. Ma ora questi giudizi lapidari, queste "informazioni involontarie", sono accessibili a tutti con un clic. Qualcosa che nessuno aveva previsto.
Ed è successo che alcune scuole abbiano espulso studenti per delle frasi apparse sul proprio blog.
Una delle contromisure è stata quella di vietare ai teenegers di iscriversi ai servizi per blog con il proprio indirizzo email fornito dalla scuola .. ma ovviamente non basta. Un altro passo è stato quello di parlare del fenomeno ai genitori, in modo che essi potessero monitorare i propri figli.
Si arriverà a qualcosa si simile anche in Italia?
Intanto, proprio in questi ultimi tempi, è partito un progetto di Kataweb, Vietato ai maggiori, che invita i ragazzi italiani a costruirsi sulla piattaforma offerta da Kataweb stessa il proprio blog personale.