Leggevo le dichiarazioni di Francesco Cossiga, ex Presidente della Repubblica e ora senatore a vita, riguardo ai fatti di ieri al Senato.
Anche lui è stato uno dei fischiati. Come dicevo ieri, nessuno è stato risparmiato.
Cossiga si rivolge direttamente a Mister B.
Cito alcuni passaggi:
[…] Ma la ‘politica’ e il servizio dello Stato", continua Cossiga, "sono stati per me e per la mia famiglia cosa troppo seria, perchè io possa accettare accuse di immoralità da un, anche se simpatico e abile, ‘Paperon dei Paperoni’ prestato alla politica, e non senza utile personale!". […]
Ammazza che staffilata che ha rifilato a Silvio!
E gli ricorda, ( Silvio forse ha la memoria troppo corta ) che "l governo Berlusconi ottenne la fiducia per un solo voto, a garantirla tre senatori a vita: Giovanni Agnelli, Francesco Cossiga e Giovanni Leone. Nessuna accusa di ‘immoralita ci fu rivolta allora nè dalla sinistra nè…Da te!"
Se i senatori a vita avessero votato NO, il loro gesto sarebbe immorale lo stesso? Mi sa che la domanda rimarrà senza una risposta.
Non mi piace troppo Cossiga. Ma ci fosse occasione gli stringerei la mano.
Pareva brutto rispondergli: parli proprio tu di immoralità???
…seguito naturalmente da ingiurie varie…
Quello che tu dici è la prima cosa che mi è venuta in mente: da che pulpito la predica.
Però ho apprezzato Cossiga perchè ha tirato verbalmente delle “mazzate”, senza mai entrare in polemica, con un tono che si addice ad un uomo di Stato.
Io e te possiamo anche dire le cose in un determinato modo. Cossiga no.