Mi sono imbattutta per caso in questo testo della nuova canzone di Samuele Bersani, dedicata ad Enzo Baldoni. Proprio mentre, in questi giorni, in Iraq si registra una nuova vittima italiana.
Discorsi se ne potrebbero fare tanti. Uno per tutti: perchè si piange tanto quando a morire è un italiano, mentre tutti i giorni decine di iracheni muoiono .. quasi che la vita degli italiani valga di più di quella degli altri.
In mezzo a tutte le polemiche, agli slogan, Bersani trova ancora la forza per pensare ad un futuro migliore, alla speranza di qualcosa di diverso. Da consigliare a chi ancora si vuole illudere che qualcosa cambierà.
Ho lasciato la mancia al boia per essere sicuro
che mi staccasse la testa in una volta sola e ti assicuro
non lo pagai sperando di fermarlo
come mai si ritirò è un mistero e il motivo non so spiegarlo
ma so andarmene lontano
se nessuno mi trattiene
e tornarmene a Milano nonostante le catene
Ho lasciato la mancia al boia, sai quanto mi servisse
un orologio Bulova
se il tempo lo scandiva la mia tosse
tanto che poi in cambio ottenni acqua
e un sorriso che pensai
fosse un rischio persino per lui
per capirmi è necessaria la curiosità di Ulisse
di viaggiare in solitaria
vedendo il mondo per esistere…
E chissà che poi non capita che ad uccidermi
sia per caso la pallottola amica di un marine
ma se chi dovrebbe darti aiuto respinge il tuo saluto cosa fai?
bestemmi o preghi il dio del vetro andando marciandietro via dai guai
e vai all’inferno
che la differenza in fondo non ci sta
Ho lasciato la mancia al boia per essere sicuro
che mi staccasse la testa in una volta sola e ti assicuro
non lo pagai sperando di fermarlo
come mai si ritirò è un mistero e il motivo non so spiegarlo
ma nel giro di un minuto dietro a un paio di lenzuola
è sbucato il sostituto
con in mano una pistola
Finalmente un po’ di musica
ma che nostalgia di quando avevo preso la chitarra elettrica e l’ho data via
chissà se gli errori del passato sono ancora adesso in garanzia
e se mi verrà mai perdonato il fatto che io spesso andassi via
un bacio a tutti, quanti sogni belli e quanti brutti
i miei occhiali si son rotti
ma qualcuno un giorno li riparerà…
Finalmente un po’ di musica
ma che nostalgia di quando avevo preso la chitarra elettrica e l’ho data via
chissà se gli errori del passato sono ancora adesso in garanzia
e se mi verrà mai perdonato il fatto che non fossi a casa mia
un bacio a tutti, fate sogni belli e pochi brutti
i miei occhiali si son rotti
ma qualcuno un giorno se li metterà
e a occhi semichiusi
attraverserà posti distrutti
e silenziosi
Un testo veramente bello e toccante. Tutta italiana la vicenda di Baldoni che ci proietta nel classico panorama del due pesi e due misure. Un esempio su tutti: la medaglia al valor civile data al “contractor” Fabrizio Quattrocchi. Mentre la memoria di Baldoni è affidata a quei pochi (per fortuna) come Bersani che la riportano a galla.
no hay banda