Ci sono sempre state due cose che da piccola mi facevano paura: i serpenti e i fulmini.
Dei primi avevo paura si intrufolassero in camera, nascondendosi nel poco spazio tra il muro e il letto, e che di notte venissero fuori. E allora, prima di andare a dormire, coprivo quel piccolo buco in modo che non potessero salire nel letto.
Poi con il tempo ho imparato a capire che la mia era una paura irrazionale, perchè non vivevo in una giugla. Ma ammetto che ancora oggi evito di vedere alla TV i documentari con i serpenti.
L’altra paura era per i fulmini. Non so come sia nata. Forse nella spiaggia dove andavo da piccola una persona era molta fulminata.
Il temporale per me era sempre poco atteso e mal voluto. Soprattutto quando il cielo si riempiva dei fulmini. In casa, mi avevano spiegato, non correvo pericolo. La cosa importante era evitare di stare sotto gli alberi.
E i fulmini furono il tema di uno scherzo di poco gusto che mi fecero.
Eravamo al mare. A pochi passi dal bungalow c’era la spiaggetta con le pietre, dove tanti campisti amavano, la sera, accendere il fuoco.
Così una sera, mio padre si nascose e gli altri, portandomi vicino ai resti di un falò notturno, mi dissero che quelli erano i resti di mio padre, colpito da un fulmine.
Penso di avere voluto che davvero un fulmine si abbattesse su chi aveva organizzato quello stupido scherzo.
Tutte queste cose mi sono venute in mente leggendo una notizia sulle morti per fulmini sul sito di Repubblica.
E’ una paura che penso porterò dietro per tutta la vita.
lo scherzo era di pessimo gusto…
i fulmini mi fanno pensare all’energia e allo sviluppo possibile ma i serpenti (a prescindere Freud) mi fanno paura ancora alla mia veneranda età.