E’ mai possibile dover disboscare mezza foresta amazzonica per dare un esame?
Oltre aver stampato quintali di dispense, esercizi, i testi dei vecchi compiti d’esame e altro, ora anche ogni singola linea di codice che abbiamo scritto per il laboratorio e che quindi stanno già regolarmente in un bel file?
Bah! Che strane ‘ste regole d’esame (poi tra il resto neanche scritte da qualche parte, ma passate di orecchio in orecchio, tipo leggenda metropolitana di chi ha già dato l’esame/seguito il corso).
Ma io stamperò su fogli di recupero, altroché.
Anche perché non ho la minima idea di quante pagine ne verranno fuori (e ho appena visto che almeno metà dei file che ho recuperato nella versione delle consegne periodiche ha una formattazione sballata – per via del passaggio Linux-Windows – e quindi non basterà aprire semplicemente il .java con il caro vecchio Notepad ma dovrò riaprirlo con il buon Textpad o comunque copiare tutto il codice in un altro editor di testo, incollare, stampare … ma pace, si fa) e non ho intenzione di sprecare così tanta carta per qualcosa che (si spera) presto non mi servirà più.
Anche perché appunto, la mia stanza se no tra un po’ finirà sommersa dalla carta!
Comunque in questi giorni se riesco, faccio una foto alla mia "postazione studio" per farvi vedere in che condizioni pietose si presenterà fino a giovedì e venerdì!
[Perché la foto l’ho presa qui]
Alzo la manina, curioso di vederla.
Buono studio intanto! 😉
Ciao,
Emanuele