"Massimo Gramellini è una delle più acute e brillanti firme del giornalismo italiano che dalla prima pagina de La Stampa dà ogni giorno il BUONGIORNO ai suoi lettori con corsivi ricchi di apologhi, fatti della vita e ritratti esilaranti in punta di fioretto. In genere, ritratti di italiani. Umorali e anarchici, vittimisti e superficiali, con il pallino del posto fisso e completamente privi di senso dello Stato, perché semmai è lo Stato che fa loro senso.
Di italiani, ma non solo. Il campionario è vasto. Americani che si credono padroni del mondo ed europei che non credono più a niente, politici d’assalto e cittadini indifesi, (s)vip e presunti famosi, coppie precarie ed eterni single, figli molli e genitori bulli, facce toste ed eroi della porta accanto, tifosi sfegatati e atleti dopati, analfabeti di ritorno e altri di sola andata. Difficile non ritrovarsi nell’Abbecedario immaginario dell’autore. Difficile non ridere, appassionarsi, indignarsi persino. E alla fine, per essere felici o almeno provarci, la regola sembra essere per tutti una soltanto: tornare ad agire con la spontaneità degli ingenui."
Copio e incollo (vale anche per l’immagine) direttamente dal sito dell’editore perché questo libro è di difficile "definizione". Non si tratta che della collezione, infatti, dei Buongiorno di Gramellini, raccolti per tematiche e che raccontano la vita di questo mondo grosso modo nel periodo 2003-2007.
E’ una lettura piacevole, in certi punti anche molto tagliente e si riscoprono vecchi casi "eccellenti" di cronaca ormai chiusi nel cassetto del dimenticatoio. Alcune cose condivisibili, altre riflessioni un po’ meno.
Diciamo che non è una lettura impegnata ma può essere un buon diversivo.