Pausa dallo studio ed eccoci ad un altro dei libri che ho letto quest’estate, così magari evito di parlare di politica (poca a dire la verità) & affini (nonostante nel mio passato non abbia niente di cui preoccuparmi e quindi potrei permettermi di farlo, ma sto incominciando ad avere il voltastomaco da quello che leggo).
Ritornando al libro.
E’ abbastanza intuibile dal titolo che si tratta di una parodia del più famoso "Il codice da vinci", parodia in salsa (dolce) prettamente piemontese!
Rimpiango un po’ di averlo letto senza prima aver letto il libro da cui è tratta la parodia …. ma pazienza, non si può aver tutto dalla vita, anche se sicuramente se l’avessi fatto me lo sarei potuto gustare (è proprio il caso di dirlo) di più capendo i parallelismi e le prese in giro del buon Bruno Gambarotta.
E’ un libro che scivola via molto veloce e leggero. Consigliato come lettura spensierata!
Gambarotta è un autore anche televisivo ormai forse dimenticato. Credo esista un’arguzia tipica piemontese rappresentata da Gianduia, cioè saggezza popolare. Saper vivere accettando le cose, anche piccole ,meglio con un buon sorso di vino.