Una normalissima spulciata quotidiana ai feed (canali di notizie, per chi non dovesse capire la parola) a cui sono iscritta… e cosa trovo? Il documento con le informazioni per l'iscrizione alla laurea magistrale in Informatica.
Sbeeeng, mi si è risvegliata la lampadina. Eh sì, perché tra poco finirò il mio periodo di "volontario" in quel dei Castelli Romani e mi rimetterò nel vortice della vita in quel del torinese.
Tutto bene se non fosse che questo vorrà dire rimettersi davanti ad un bivio momentaneamente accantonato ad ottobre: cosa fare in un futuro che è quasi ormai adesso?
Le possibili combinazioni sono forse troppe: lavorare full time, studiare e lavorare, studiare e lavoricchiare, studiare. E se studiare: cosa, dove?
A giugno, quando sono rimpatriata momentaneamente per la votazione del referendum avevo pensato che da buona informatica avrei potuto risolvere tutto con un "semplice" flow-chart. Peccato che già dopo due giorni mi ero ritrovata a ritornare al passo di partenza senza la sicurezza di sapere come rispondere alla prima domanda.
Le idee sono le più varie, i campi, gli ambiti pure…insomma, dovrò trovare il modo di modellare un bel flowchart che mi aiuti ad entrare nella testa dove in questo momento regna il caos.
Ma ho pure la certezza che non è forse questo il momento preciso per dover sciogliere la matassa. Serve prima un po' di riposo per poter guardare al futuro senza la "pesantezza" che in un qualche modo sento di avere addosso in questo momento e che mi porta forse un po' a non sapere che cosa effettivamente io voglia o mi faccia vedere le cose troppo rigide, o tutte nere o tutte bianche. Le vie di mezzo di sicuro esistono e devo solo aiutarle ad uscire.
E così sono sicura che la matassa diventerà presto un bel filo con cui tessere un pezzetto della mia vita.
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Condivido pienamente la tua conclusione: un periodo di relax ti aiuterà sicuramente a prendere la decisione più idonea su cosa fare in un futuro… che è quasi ormai adesso 🙂 Un in bocca al lupo da parte mia! 😉