Se lo dovessi dire in un tweet: Apprendista della Vita. Con il pallino per la #comunicazione come ascolto, dono e dialogo. Torinese ma Juventina. Il proposito per la vita: la semplicità.
Se invece posso essere più prolissa …
(la fu) Informatica. Passione precoce, ricordo ancora il primissimo libro di HTML-non-so-che-numero tra le mani. Robe di altri tempi. Ogni tanto, quando nulla ne vuol sapere di funzionare, penso che se fossi andata a zappare la terra non sarebbe stata poi una idea così malvagia. Ma in fondo mi piace aver imparato qualcosa che può essere un servizio. Ora però, che la vita dietro ad un monitor non mi basta più, sto provando ad umanizzarla.
Torinese ma Juventina. Adoro la mia città, il suo essere piccola, accogliente, con tanti salotti. E poi il calcio, l’unico ambito dove sono permessi il bianco e il nero. Davanti ad una partita mi trasformo, dovete fare questa esperienza almeno una volta nella vostra vita!
Pallavolo. Basket e calcio. I primi due praticati, l’ultimo il sogno di sempre. Ora non faccio più nulla di tutto questo – e il fisico ben lo testimonia – ma me la saprei ancora cavare (forse).
Viaggiare? Non proprio una grande passione, ma non mi dispiace, in fondo. Ho scoperto l’aereo. Cioè, mi fa una paura boia ogni santa volta, ma in fondo mi piace. Ho scollinato in Francia, in Portogallo (a Lisbona) e in Ungheria (a Budapest). E poi a Grottaferrata un viaggio dentro di me, 9 mesi per scoprire tante cose: ad esempio che devo e posso prendermi meno sul serio. Che ho qualcosa da poter dare, ma sopratutto che tanto gli altri possono dare a me.
Bici. Sinonimo di libertà. Da quando c’è il Bike Sharing a Torino in città se non diluvia o nevica io mi muovo così. Una volta avevo anche elaborato una “teologia della bicicletta”, ma meglio non andare a ricercarla. Amo camminare, mi aiuta a liberare la mente. Consumo le suole delle scarpe piuttosto che i litri di benzina.
Guidare: ma poi vivo irrimediabilmente di opposti, quindi scopro ogni volta quanto mi piaccia, mi diverta e si, forse mi rilassi anche un po’ guidare.
Amo leggere: i gialli soprattutto. Adoro i libri di Agatha Christie, me li ‘mangio’. Poirot è il mio personaggio preferito. Le altre letture impegnate? Topolino: se avete una cantina da liberare contattatemi.
La chitarra. Me e lei. Lei è me. Da quando me la regalarono è una compagna di viaggio, di avventure – quante ne potrebbe raccontare! Mi salva nei momenti più tristi, è una delle poche cose che mi rilassa e mi fa riposare. Due accordi sono sempre una buona medicina. Ho scritto qualche canzone, ormai sono finite nel dimenticatoio collettivo. Meglio così alla fine. Mi piace cantare ma madre natura non mi ha dotata di una buona voce. Pazienza, lo faccio lontano da orecchi indiscreti.
Il sogno resta suonare la batteria, per adessso torturo chi è vicino a me tamburellando ogni cosa.
Musica, musica, musica. Coldplay & Jovanotti su tutti. E poi Elisa, il buon Liga, un po’ di Bruce, U2, Fiorella Mannoia, anche qualcosa di Fossati, De Gregori … i classici si potrebbe dire. Non sopporto Tiziano Ferro e Gigi D’Alessio. Non è cattiveria, nun ce la posso fare proprio. L’adolescenza è stata a suon di Bob Marley e Modena City Ramblers – e così si capisce come mai sia cresciuta matta. In realtà mi piace tenere la playlist il più possibile variegata, per cui sono sempre alla ricerca di cose nuove. Non esitate a consigliare (ad esempio, preparando alcuni cd ho recentemente ‘scoperto’ Simon & Garfunkel)
Mangiare? Non sono troppo schizzinosa. Poche le cose che non mangio volentieri. L’aglio al di sopra di tutto – e state certi che se è stato usato, finirà sicuramente nel mio piatto: è matematico. E poi le cipolle, anche se 9 mesi di convivenza con una siciliana mi hanno per forza di cose fatto diventare più tollerante. All’elenco aggiungerei asparagi, porri e carciofi, il cotechino, le barbabietole. E il parmigiano. Del resto dovrei mangiare abbastanza di tutto.
Bere? Se mi mettete davanti un bel bicchiere di Malvasia – o in genere vini dolci – beh, io lo buttò giù con molta gioia! Ma non preoccupatevi, non sono ancora pronta per gli alcolisti anonimi. La birra invece – o meglio, il suo gusto pastoso – non mi fa proprio impazzire.
Disordinata? No, è il mio ordine. Ne più, ne meno.
Fidanzato? Per il momento no. Arriverà al momento giusto.
Amici? Non ci fossero sarebbero da inventare!
Dio? Qualcuno a cui dare del tu, con cui parlare, conversare, confidarsi, a cui aggrapparsi. Un amico, semplicemente. Ogni tanto gli piace giocare a nascondino – ogni tanto? – Gli piace farci vivere nelle domande piuttosto che nelle risposte. E gli piace farci fare strani giri. Non si direbbe, ma è il modello di semplicità per eccellenza.
Illusa? Forse. Cerco di provarci sempre. Ad essere migliore, ad avere una misura alta, piena. A dare una seconda possibilità, alle situazioni e alle persone. Non sempre ci riesco, fortunatamente sono fallibile. Si potrebbe credere che viva in mondo incantato. No. “Con i piedi per terra e il cuore in cielo“, come ebbe a dire – probabilmente citando qualcuno – una mia omonima che di queste cose ne sa, oh se ne sa!
Il futuro? Mi piacerebbe lavorare nella comunicazione, perché è il mezzo che abbiamo per essere un dono. Perché è ciò che mi ricorda quanto sia importante ascoltare, fare spazio. Fare silenzio. Con tanta voglia di rapporti veri e di semplicità. In equilibrio.
Come vorrei saper essere. “Signore aiutami a essere il filo di un vestito, che tiene insieme i pezzi e nessuno lo vede se non il sarto che l’ha messo” (M. Delbrêl)
E poi … ci sono ancora tante cose che potrete scoprire di me! 🙂
Mi vuoi dire che hai ignorato i suggerimenti delle 3 grazie e hai messo i ringraziamenti? Awwww, tremendo 🙂
Certo che no, avevo completamente rimosso l’esistenza di quei suggerimenti 😀 Non penso di averteli mai mandati, ma c’eri anche tu (e non tra quelli che toglierei) 😉
VAI dadadanix! In strada con te alla ricerca della semplicità e dello stupore! Ah, ma hai scritto che non ti piace viaggiare… 😉
Tom, il viaggio ha tante accezioni 😉