Le quattro moschettiere & co

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Le nostre quattro moschettiere. Forza, tenacia, tecnica, esperienza, cuore. Non c’è stata quasi mai partita, a parte quelle ultime stoccate finali che non ne volevano proprio sapere di entrare ma alla fine han dovuto pure loro cedere. Campionesse olimpiche. Noi, seduti e appollaiati sul divano a spingere, sostenere, incoraggiare le nostre ragazze. Loro sulla pedana a mettere a segno le 45 stoccate vincenti. Due scene però vorrei sottolineare. Il coach italiano che fa il cambio per permettere anche alla riserva di calcare la pedana e potersi mettere al collo quella benedetta medaglia. E poi il podio. Le nostre che cantano l’inno tenendosi per mano, muovendosi in sincro sulle note di Mameli. Ma ancora di più la foto di rito del podio, dove le atlete italiane si stringono per far posto alle russe e coreane e abbracciano affettuosamente le avversarie. Cose di altri tempi, se guardiamo in casa nostra. Sono un po’ “romantica” in queste cose lo so. Ma sarebbe stato bello gli italiani avessero preso la macchina per fare caroselli. Perchè non c’è solo il calcio. Ci sono ragazze e ragazzi che per 4 anni si sono fatti un mazzo tanto inseguendo un sogno. Raggiunto o no, sono l’orgoglio di quell’Italia che lavora in silenzio, si tira su le maniche e lontano dai riflettori sa stupire.

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