Ho scelto questa immagine perché in primo piano c’è un ponte. Il primo piano, simbolico, e lo sfondo. Sono ossimori. Ho sempre paura di cadere in una facile retorica ma non ho altra convinzione (chiamatemi illusa) che quel ponte che guarda impotente ciò che avviene alle sue spalle ci chiede non solo di ricordare, ma sopratutto di costruire. Tanti piccoli ponti. Quotidiani. Perché non debba più stare a guardare un simile spettacolo. Dipende da noi, ma dipende prima di tutto da me. Perché non ci siano più 11 settembre, e non solo quello di 11 anni fa, ma anche quelli quotidiani.