I migliori amici.
Quelli con cui puoi prendere al bar un caffè e smezzare una brioches. Senza dire una parola, in un dialogo fatto di silenzio e sguardi che raccontano più di quanto farebbero le parole, in un rispetto immenso per le guerre interiori che ognuno sta facendo e di cui l’altro sa tutto, senza bisogno che tu glielo dica o glielo debba raccontare.
E sapere che lì c’è tutto.
E che anche quella può essere la migliore conversazione.
‘Visi comunicanti’.