Alle volte mi piacerebbe che Qualcuno usasse una segnaletica un po’ più evidente e chiara per farmi capire quale strada prendere nelle cose.
Ma forse così non ci sarebbe gusto. E così forse rischio di imparare che alle volte dei "no" o seguire quello che sento dentro può anche non necessariamente significare "essere meno" …
Poi non c’entra niente … ma mitica la serata di ieri a giocar a freccette (con poi dopo anche il momento "serio") anche se ehm … sono riuscita a rompere una freccia dalla foga! E nonostante l’impegno e la precisione (?) certosina (?) di una non-ingegnera, niente, non sono riuscita ad aggiustarla!
Se mai mi permetteranno di riprenderne in mano altre, sono sicura, la prossima volta vincerò io!
Siediti, aspetta. Fai sedere il tuo “io”.
Ciao,
Emanuele
sai cosa? se ti trovi ad un incrocio, e il “navigatore” non funziona (diciamo che non si sente… ma c’è in effetti), imbocca una strada. Poi io ci parlo… “se non è questa la strada giusta, ributtami di là… in qualche modo”
no?
😉 Ciao! Iacopo
Zi zi! Vincerai tu!!!
Prrrrrrrrrrrrrrrr!
😛
@ Ia’: e’ proprio la soluzione giusta la tua! 😉 infatti e’ stata la cosa che ho fatto: ho scelto la strada che sentivo piu’ mia sempre pronta a ributtarmi nell’altra qualora avessi capito che non era quella giusta … e piano piano tante piccole cose mi hanno fatto capire che era la strada giusta … ma e’ stato un vero allenamento a non uscire dal momento presente. Questa e’ una regola fondamentale 😉