C’è solo un Capitano


Che dire, Campione, solo GRAZIE!

Ti vogliamo ricordare così. Sorridente e vittorioso. Mai una parola fuori posto, una polemica, neanche questa volta in cui come tutti noi hai sperato fino all’ultimo che in qualche modo il rapporto si potesse ricucire. Pazienza è difficile da dire … ma ci proviamo.

E se mai dovessimo vincere la Champions, quanto vorrei che potessi venire ad alzarla tu!

Sul bus – La signora del 4

Una delle cose che mi piace del girare con l’autobus è poter vedere tanta gente, tanti mondi.

Sto tornando a casa. Salgo sul 4 e come tutte le volte cerco di guadagnare l’inizio del tram.
Mi sistemo e davanti a me, sulla panchina”, c’è una signora anziana circondata da alcune persone. Lei è visibilmente agitata perchè, scopro, doveva prendere un bus e invece si è ritrovata sul tram sbagliato e deve andare da un’altra parte della città.

Le persone intorno a lei hanno già sollecitato l’autista del tram che ha già chiamato la centrale per capire come fare. Ma le persone che hanno preso a cuore la sua situazione vogliono essere sicuri che si faccia qualcosa; una signora, nel caso GTT non possa far nulla si offre per riaccompagnarla pagandole un taxi, mentre un altro signore sollecita l’ agente di controllo affinchè la cosa venga veramente risolta.
Insomma, tutti si danno da fare e anche a me incomincia a balenare in testa l’idea di accompagnare la signora a casa (col bus).

Intanto lei ci racconta che arriva dal cimitero, dove va tutti i giorni a trovare il marito, morto 30 anni fa. Fa davvero tenerezza.

La situazione si risolve in pochissimo tempo, alla fermata c’è un funzionario GTT che prende in consegna la signora e la riporterà a casa.

Sorrido. Allora non è poi così vero che sempre ognuno pensa solo a se. Non è vero che non sappiamo essere fraterni, farci carico dei problemi dell’altro. No. Lo sappiamo fare.

Piccole grandi lezioni, come quella di questa signora che da 30 anni prende l’autobus e con pazienza va a trovare il marito. Storie di altri tempi, mi si dirà. Forse è vero, ma lasciatemi dire che sono cose che fanno bene al cuore.

Generazione Balotelli

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Siamo un po’ così. Sbarazzini, un po’ irriverenti, a volte sopra le righe. Ma con un gran cuore. Come Mario.

E grazie a chi sa credere in noi nonostante tutto e tutti, ci sa accompagnare per farci essere migliori, per aiutarci a spiegare le ali.

ps: che questa foto sia anche la speranza per tutti i figli di immigrati che si sentono italiani almeno tanto quanto noi.

Bieber e la Cappella Sistina

Letterman Show. Justin Bieber mostra il suo nuovo tatoo raffigurante il nome del nuovo album e nasce una discussione sull’argomento. Letterman fa riferimento a certi artisti che ne hanno così tanti da sembrare la Cappella Sistina. Il buon Bibier non coglie il riferimento e risponde che lui non cerca di somigliare alla sedicesima cappella.

Ovviamente scatta l’ilarità tra il pubblico e il conduttore. A questo punto lo sguardo del povero Bieber è abbastanza “perso” e inquieto perché non capisce quale castroneria abbia detto tanto da far ridere tutti e “nonno” Letterman cerca di chiudere la questione in calcio d’angolo con un risolutivo “Canadian high-school”.

Al di là del siparietto comico, mi ha fatto venire in mente un altro giovanissimo cantante (?), tal Alessandro Casillo, vincitore quest’anno di Sanremo Ciooovani, che incitato da Morandi a continuare a cantare “classici” come “Il ragazzo della via Gluck” e “Azzurro” dimostra di non conoscerne le parole.

Generazioni di “ignoranti” crescono? Ho una sorella più piccola, durante questo anno ho fatto ripetizioni a ragazzini delle medie, per cui qualcuna l’ho vista. E non c’è da starne tranquilli.

Qui sotto il video del siparietto di Bieber.

Anziana ruba un pacchetto di caramelle, il direttore la insegue, gli agenti pagano

MILANO – Era di 78 centesimi l’ammontare di un furto di caramelle commesso da un’anziana, venerdì mattina, in un supermercato. Ma alla fine, alla donna, che ha 76 anni, e che si era detta mortificata di averle prese, gliele hanno regalate i poliziotti intervenuti, sulle prime, per denunciarla. È accaduto in un supermarket Pam in corso XXII Marzo. Il  responsabile del punto vendita, un 37enne, non aveva esitato a rincorrere la donna, a bloccarla e chiamare la polizia. Quando gli agenti di una Volante sono arrivati sul posto, però, la donna, mortificata per quanto fatto e spaventata ha ammesso: «Volevo le caramelle, ma non avevo soldi». A quel punto, in accordo con la direzione, che non ha sporto denuncia, sono stati i poliziotti a pagare le caramelle dell’anziana. Alcuni clienti, presenti in quel momento, li hanno applauditi. [fonte]

Storie del nostro mondo. Storie vicino a noi.

Beati quelli

GirasoleBeati quelli che sanno ridere di se stessi: non finiranno mai di divertirsi.
Beati quelli che sanno distinguere un ciottolo da una montagna: eviteranno tanti fastidi.
Beati quelli che sanno ascoltare e tacere: impareranno molte cose nuove.
Beati quelli che sono attenti alle richieste degli altri: saranno dispensatori di gioia.
Beati sarete voi se saprete guardare con attenzione le piccole cose e serenamente quelle importanti: andrete lontano nella vita.
Beati voi se saprete apprezzare un sorriso e dimenticare uno sgarbo: il vostro cammino sarà sempre pieno di sole.
Beati voi se saprete interpretare con benevolenza gli atteggiamenti degli altri anche contro le apparenze: sarete giudicati ingenui ma questo è il prezzo dell’amore.
Beati quelli che pensano prima di agire: perche’‚ non si turberanno dell’imprevedibile.

Ci auguro di essere Emiliani

La terra continua a tremare in Emilia, e la sentiamo anche qui più a nord a volte.Ho amici da quelle parti, a cui in questi giorni penso molto spesso.

Oggi è giorno di lutto nazionale.

Ma se posso, proprio oggi vorrei farci un augurio. Essere Emiliani. Gente che si piega ma non si spezza, che sa arrivare al fondo ma sempre poi risalire. Che conoscono in fondo a tutto una sola parola, nonostante. Auguro a me, ma auguro a tutti di saperla mettere nel nostro vocabolario, quello della vita di tutti i giorni, nel nostro piccolo, senza aspettare un terremoto.

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L’immagine (bella) del calcio

Pep Guardiola è (ancora per poco) l’allenatore del Barca. Quel Barca dei miracoli, che ha vinto in pochi anni tutto quello che c’era da vincere, che ha prodotto uno dei migliori spettacoli calcistici di sempre.

Qualche settimana fa in una conferenza stampa alla presenza dei suoi giocatori, a cui aveva annunciato la notizia alla mattina, ha confermato il suo addio alla squadra catalana alla fine di questa stagione.

Ieri ha salutato il suo popolo, quello blaugrana, in occasione dell’ultima partita casalinga di quest’anno al Camp Nou.

Commozione sugli spalti, commozione per Guardiola, per i giocatori.

Sono immagini belle, lui che prende un microfono e dal centro del campo saluta, quel girotondo con i suoi giocatori e collaboratori intorno alle linee del centrocampo. Come fossero bambini. Penso sia questo il bello e l’importante della vita, saper prendere tutto con leggerezza, semplicità. Come un bambino, appunto.

E, mi si permetta, un bravo a Pep. Che ha saputo dire stop, ha saputo riconoscere che nella vita c’è anche altro rispetto al calcio (anche se si vedrà per quanto…). Non è da tutti e anzi … ce n’è soltanto da prendere esempio.

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EleggiAMO l’Italia. Una proposta concreta di riforma elettorale.

Petizione

Nessun gioco è divertente se non ci sono regole condivise. E nessuna regola condivisa può essere scritta da una squadra sola.
Così abbiamo deciso di lanciare questo appello, pur facendo riferimento a orientamenti politici diversi: probabilmente alle prossime elezioni non voteremo neanche per lo stesso partito, ma abbiamo in comune il desiderio di riannodare il rapporto tra il Parlamento e i cittadini, tra la politica e la vita. E possiamo farlo solo cercando insieme un punto di convergenza e una generale condivisione in tempi brevi che conduca al varo di una legge elettorale veramente rappresentativa della volontà popolare. [Segue]

Cosa puoi fare?

  • firmare la petizione online 
  • mandare una mail di adesione a eleggiamolitalia@flars.net con
    in oggetto “Adesione campagna EleggiAmo l’Italia”, indicando
    nome, cognome e il numero di un documento.
  • seguire la pagina Facebook
  • e ovviamente condividere l’iniziativa

Tav. Esisterà una via di mezzo?

L’attualità ultimamente offre diversi spunti su cui andrebbero fatte delle riflessioni.

Cominiciamo dalla Tav?

E’ mai possibile che non si riesca ad uscire, da una parte e dall’altra dalle proprie ideologie? Mi rifiuto di credere che esistano soltanto pregi da una parte o soltanto difetti dall’altra. Pare troppo difficile cercare di mettere da parte la sciarpetta da tifoso e contestare per partito perso a tutti i costi e incominciare a ragionare anche in un’ottica collettiva – sono cittadino del mondo e abito in Val Susa, ma questo non vuol dire che la Val Susa sia “mia”?

Non non lo vado a cercare, ma so per certo di aver postato su questo blog qualche anno fa un documento pro-NoTav. Ebbene, non dico che abbia cambiato idea, ma forse questa ossessiva ricerca di equilibri mi fa cercare di guardare le cose con più obiettività. Non so chi abbia ragione, se esista una ragione. E’ difficile orientarsi, o è tutto pro o è tutto contro, vie di mezzo non mi sembrano per il momento contemplate. Ma spero che si trovino – un po’ perdo io, un po’ perdi tu – perché si potrebbe finalmente dire di essere cresciuti un po’, come popolo, capace di andare al di là dallo stereotipo “not in my garden.