Diamoci un po’ di speranza

Un amico sorride amaro: «Non farti illusioni, potenzialmente siamo tutti come lui e la sua corte: trombare e fare soldi, interessati solo ai bisogni primari, ai chakra bassi, per dirla alla maniera di voi che meditate e fate yoga. Sì, qualche disturbato che sogna con un romanzo o va in estasi per una notte d’amore sotto le stelle esisterà pure, ma è la buccia del chinotto: scorza sottile, percentuale insignificante».

Davvero? Davvero la maggioranza dei giovani assomiglia a quel tipo che incita sua sorella a infilarsi nel letto di un anziano miliardario, «così ci sistemiamo»? Davvero il mondo contemporaneo si divide fra padri padroni, disposti a uccidere le figlie che osano ribellarsi, e padri ruffiani che nelle intercettazioni le incitano a sgomitare perché «le altre ti sono passate davanti, svegliati!». Sarò un ingenuo, eppure vedo ancora in giro della dignità, anche in tanti poveri che una busta di 5000 euro l’hanno magari sognata, ma non la vorrebbero trovare nella borsa della figlia a quelle condizioni. Vedo donne e uomini pieni di vizi, ma che non invidiano lo stile di vita dei crapuloni e sognano di invecchiare con una persona amata al fianco e la musica di Mozart nelle orecchie. E quando, come ieri, alcuni lettori telefonano al giornale per segnalare che una luna mai così arancione è spuntata fra le colline e mi arriva sul tavolo la raccolta di poesie di una ragazza timida, allora penso che non è finita. Che la buccia del chinotto è più spessa di tutto il gas che le sta esplodendo intorno, in un enorme rutto di niente. ( il Buongiorno di Massimo Gramellini)

O, se preferite, la morale dell’Uomo Ragno: a grandi poteri grandi responsabilità. Il capo di un governo eletto dal popolo non è «uno di noi». Deve essere meglio di noi o quanto meno sembrarlo. Poiché rappresenta l’immagine del proprio Paese nel mondo, è tenuto a rispettare le sacre regole dell’ipocrisia, a contenere i suoi vizi o comunque a occultarli, come fecero Kennedy, Craxi e Mitterrand. E quando viene beccato, deve chiedere scusa e mostrarsi contrito in stile Clinton, non negare l’evidenza e parlare d’altro, di rispetto della privacy (che per lui non vale) e di complotti che anche se ci fossero non scalfirebbero il nocciolo della questione: chi fa bunga bunga può governare un impero, ma non una democrazia. (il Buongiorno di Massimo Gramellini, 19 gennaio)

Gramellini è sempre avanti.

Ci vuole la rivoluzione. Io, di altre strade, non ne vedo.

Povera Italia, poveri Italiani, quelli con la I maiuscola. Poveri noi che nonostante tutto ci vogliamo credere.

Io, di parole non ne è ho più. Rabbia, indignazione a valanghe.

Il giorno degli 1!

Tanto perché si sa che sono un tipo originale che ama distinguersi…ecco il mio Capodanno alternativo di quest'anno!

Buon 2011 a ciascuno!

ps. il titolo è in onore della data "in formato short" di oggi:  1-1-11

Graffiti dal CG [10]

Fragile.  Fragilino.  Super fragile.  Fragilissimo.  Davvero fragile.  Troppo fragile.  Non troppo fragile.  Fragile fragile. 

C'è da morire da ridere leggendo le "avvertenze" sugli scatoloni con cui ho a che fare in questi giorni. Fragilino è il migliore, però!

Graffiti dal CG [9]

CLuce dixit: "Chissà quante generazioni di ragni che sono passate di qua". Veramente, come darle torto!

E intanto, mentre io toglievo chili di silicone dal soffitto, sempre la mia amica CLuce mi dice una verità: "Che vita, un giorno tutta chic per andare in televisione * e il giorno dopo ti ritrovi i capelli pieni di pezzi di silicone che stacchi dal muro". 

E caro Shakespeare, ora il problema è un altro: "buttare o non buttare?". Ma che nessuno lo dica a Gessi!

* ebbene sì, sono stata tra il pubblico della trasmissione Mosaiko su Tv2000 giovedì pomeriggio!