Mucche … volanti!

Della serie: sono ancora viva. Non ho mai più avuto modo di aggiornare questo spazio in modo decente, sebbene le cose da raccontare sarebbero tante.

Da queste parti si stanno seguendo le lezioni, incominciando a preparare per tempo gli esami, facendo una tesi. Più ovviamente tutte le varie attività che già di solito porto avanti e in cui sono coinvolta, che non ho abbandonato e anzi, mi vedono più che mai coinvolta e attiva. 

Anzi, ultimamente è venuta fuori una discreta vena poetica/musicale e ho sfornato tre canzonincine. Così, tanto per non farsi mancare un po' di "lavoro".

E proprio per non farsi mancare niente sono anche alle prese con la patente.
E a questo è dedicata l'immagine qui a fianco. Quando voi avete preso la patente non avete incominciato a farvi delle domande? Del tipo: ma solo io mai e poi mai identificherei gli animali domestici con una mucca? "Ciao Maria, come sta la tua mucca Carolina?" "Benissimo sai, il mio problema è Asdrubala, ma mucca del mio vicino. Dovresti sentire come muggisce di notte!". Oppure che dire frlla simpatica limitazione temporale "da mezz'ora dopo il tramonto a mezz'ora prima del levare del sole". E certo, tutti i giorni io vado a controllare a che ora sorge il sole così da sapermi regolare…sai com'è non è che voglio rischiare una multa!

Va beh, qui la mettiamo sul ridere, ma spero presto avrò tra le mani un'arma infallibile!

Comunque sì, sono tante le cose che bollono in pentola … e non solo, perché la testa ultimamente ha avuto i suoi bei problemi a contenere tutti i pensieri che le sono girati dentro.

Della serie: "sto facendo tutto quello che non ho fatto fino ad ora". Ma con forza, coraggio. E perché no, cercando sempre un sorriso in tutto, anche dove le cose sembrano non andare come vorrei: come diceva qualcuno, una giornata senza sorriso, è una giornata persa. E allora forza con quel sorriso! = )

Il tranguardo

Stamattina ho trovato sulla mia bacheca di Facebook questo messaggio:

Ciao Dani sei una donna forte!!!! Volevo dirtelo 😉 continua sempre nella tua strada, anche quando ti parrà in salita, i fuoriclasse si vedono non dopo uno strappo ma come arrivano al traguardo!!!

Sono rimasta dieci minuti penso a contemplare questo messaggio. Perché era di una persona che non vedo da tantissimo tempo, con cui – "Facebook a parte" – è davvero un'eternità che ho perso i contatti, quelli veri. Perché immagino che questa persona non sappia di tutte le cose che girano in testa e in cuore in questo periodo visto che su Facebook non ne lascio troppo traccia … ma è come se mi avesse letto dentro e fosse arrivato al punto giusto per dirmi quello di cui avevo bisogno in quel momento.
E allora voglio appuntarmi questo messaggio qui, per dire un grazie a chi ha lasciato questo messaggio e per ricordarmi che voglio arrivare al traguardo, a mani alzate.

[Photo credits]

Ventidue aprile

Se Manzoni avesse potuto vedere lo squallore (leggesi zuffa da condominio tra chi dovrebbe pensare a portare avanti un Peese intero) che si è consumato oggi in Italia, forse avrebbe rinventato suoi celebri versi:

così percossa, attonita l'Italia al litigio sta
muta pensando all'ultima parola dell'uomo fatale
ne sa quando una simile scenata infernale
la sua cruenta storia
ancora forse vedrà

Assurdo, sembrava di vedere uno di quei programmi della De Filippi. Per inciso, sto tutta la vita – intendetemi – con Fini.

E' ora di tirare fuori gli "artigli". Ma non per fare male, non per ferire. Non in senso negativo.

Tirare fuori gli artigli per prendere in mano le cose, non perdere la determinazione, non perdere la forza. Non fermarsi al primo ostacolo ma andare avanti e perseverare, anche nelle avversità e nelle difficoltà.

[ Photo credit ]


La cosa più bella di questa giornata? Prendere in braccio la mia cuginetta e cullarla fino a sentire che il "respiro si ferma" e che puoi metterla nel letto, coprirla e mangiartela con gli occhi per la tranquillità che leggi sul suo bel visino. E un po' sentire l'invidia di chi invece ha mille grilli per la testa, cose da risolvere, da capire, da "mettere" a posto, l'orgoglio sempre lì in agguato da scalfire un po'.
E allora la guardi e dici: "ma perché non posso essere anche io così, tranquilla, spensierata?"
E poi pensi che forse questo voleva dire qualcuno dicendo che "bisogna tornare bambini".

Fidarsi, avrebbe detto un'amica. Fidarsi. Lasciarsi guidare e cullare. 

Oggi tra i tanti auguri me ne arrivato uno che mi sembra riassuma il senso della Pasqua, laica o religiosa che possa essere:
"[…] ci dia la forza di fare quelle scelte per cui non abbiamo mai avuto abbastanza coraggio e rianimi in noi il fuoco che ci fa andare avanti".

Ecco, guardando oggi la mia cuginetta dormire mi sembrava proprio che dall'alto dei suoi otto mesi mi stava insegnando tanto.

[Photo credit]

Buona Pasqua!

Io auguro a noi

occhi di Pasqua

capaci di guardare

nella morte fino alla vita,

nella colpa fino al perdono,

nella divisione fino all'unità,

nella piaga fino allo splendore,

nell'uomo fino a Dio,

in Dio fino all'uomo,

nell'io fino al tu.
(Klaus Hemmerle)

[ Immagine di Gabriele Marsili ]

Il bivio

Ero ferma ad un bivio, con due strade davanti a me senza sapere qualche percorrere.
Adesso dal bivio parte anche un'altra strada che richiederebbe di fare retromarcia e tornare indietro. La scelta si fa piu' ardua e il tempo sembra stringere.
E' tutto perdere, per Tutto trovare. Forse per capire in quale buttarsi basterebbe solo mettere da parte un po' di orgoglio, gettare alle ortiche tutto quello che mi tappa le ali. Forse bisognerebbe togliere il sonoro un attimo alla vita ed andare in fondo. Intanto invece la vita scorre e il punto interrogativo e' li' fermo davanti a me. Ma sento dentro di me un gran scalpellare, come se ci fosse bisogno di scuotermi per benino per togliere tutto quello che non serve.
Forse basta guardare le cose con occhi diversi, e allora anche una salita puo' essere una discesa.
[Photo credit]

Si si, sono viva.
Sono in un periodo in cui si stanno concentrando parecchie cose tutte insieme e in cui sto cercando di concretizzare un forte desiderio che ho per ottobre.
Certo le difficoltà non mancano, ma cerco di fare in modo che siano sempre un trampolino di lancio piuttosto che un motivo per arenarsi. Così il tempo per avere qualcosa di sensato da scrivere da queste parti è sempre meno, anche se non nascondo che mi manca un po' aprire l'editor e … scrivere. Intanto adesso l'ho fatto.
Una strada si fa sempre a piccoli passi, mai in una volta sola, no?

ps. ma io voglio la vera primavera!!