Questione di … segnali

Alle volte mi piacerebbe che Qualcuno usasse una segnaletica un po’ più evidente e chiara per farmi capire quale strada prendere nelle cose.

Ma forse così non ci sarebbe gusto. E così forse rischio di imparare che alle volte dei "no" o seguire quello che sento dentro può anche non necessariamente significare "essere meno" …

Poi non c’entra niente … ma mitica la serata di ieri a giocar a freccette (con poi dopo anche il momento "serio") anche se ehm … sono riuscita a rompere una freccia dalla foga! E nonostante l’impegno e la precisione (?) certosina (?) di una non-ingegnera, niente, non sono riuscita ad aggiustarla!
Se mai mi permetteranno di riprenderne in mano altre, sono sicura, la prossima volta vincerò io!

E poi succede sempre così.

Che il giorno del compleanno uno riceva tanti auguri (un "tanto" quest’anno molto relativo) ma da quelle persone da cui magari non te lo saresti aspettato o che non senti da un secolo.

E finisce che manchino "all’appello" le persone con cui si condividono tante cose, vuoi perché per esempio si suona insieme ogni santo venerdì, vuoi perché sono quelle con cui una volta alla settimana si cerca di ridare fiato all’anima, vuoi perché sono quelle con cui ci si pesta i piedi su tante cose … poi certo, questo non vuol dire che non siano mancati gli auguri dalle persone con cui c’è un rapporto più stretto, a cui tengo di più … ma sicuramente c’erano un altro tot di persone da cui, umanamente e forse anche egoisticamente, li aspettavo. 

Poi si, mi faceva sorridere perché sembra quasi come vivere su due estremi: da una parte il "silenzio" e dall’altra tanti modi "personali" e sentiti di fare gli auguri, come quella telefonata mattutina anche un po’ inaspettata, se volete, in "quella forma" o chi ha perso due ore del proprio studio per venire a prendere un gelato in centro pur se mi conosce da tipo un mese ed era uno dei pochi sopravvissuti ad una serie di "rinunce" per quella sera… E in mezzo, come scrivevo stamattina a qualcuno, tanti, troppi complimenti da far arrossire anche la persona meno modesta di questo mondo, tanti arrivati da persone conosciute non più di un mese fa ma con cui sembra di conoscersi da secoli. Qualcuno mi regala lo "schampoo dell’umiltà"?

Poi certo, gli auguri non sono tutto e non lo possono e devono essere. Non sono l’essenziale nei rapporti che dovrebbero andare ben al di là di queste cose "umane" che però, diciamolo, aiutano.
E, ben inteso, non "ce l’ho" con nessuno (e probabilmente anche volendo, i possibili "destinatari" non leggono qui) perché chissà quante volte può essere successo a me e davvero credo che se i rapporti si fermano a questo, beh … c’è da chiedersi che rapporti siano.

Però è stato bello poter "raccogliere" quanto seminato, anche se dall’altra parte viene da chiedersi se forse non abbia sbagliato qualcosa dove non c’è stato, apparentemente, "ritorno". Chissà, forse troppe domande non aiutano neanche e visto che in questo periodo non ne mancano, è meglio non aggiungere a quello che già c’è e lavorare in modo ancora più forte perché il prossimo anno non sia qui a scrivere queste stesse parole 

E sò 21!


Da queste parti oggi si invecchia (come al solito in compagnia – te li ho già fatti, ma meglio quindici volte che nessuna, quindi auguri Frà!) … una fetta di torta (sempre che una torta oggi ci sarà) la lascerò anche per voi!

[La foto della torta l’ho presa qui]

Solo oggi


Passare qualche giorno a Loppiano non lascia mai il cuore indifferente. E se poi ti piovono addosso tanti "regali" ancora di meno. Ti fa venire una voglia matta di tornarci, di provare ogni giorno a fare finta di essere lì, dove non puoi stare con le mani in mano ad aspettare che siano gli altri a volerti bene, ma senti una "strana" spinta ad essere tu ad incominciare.

E vorrei avere quella spinta anche oggi, quanto tutto un po’ assomiglia al tempaccio che c’è fuori, e se anche dovrebbe essere un giorno di festa, paradossalmente invece su certe cose fa venire solo  sospensioni e incertezze, paure di come potranno andare a finire le cose e la sensazione di impotenza in certe questioni.

Ma ecco, mi piacerebbe assomigliare a questo angioletto qui sopra. Poter avere sempre questo sorriso ed avere in mano una "stella" per risolvere tutto.

"uno straccio di stella messa lì a consolare
[…]
Ogni vita che salvi, ogni pietra che poggi, fa pensare a domani ma puoi farlo solo oggi
".

Già, solo oggi. Magari recuperando un po’ di slancio dei giorni scorsi.

Loppiano
La scusa è un corso di informatica, ma ci vogliono proprio questi tre giorni di "vacanza" per respirare per qualche giorno aria "buona".
Poi peccato, sarei passata volentieri a salutare alcune amiche … ma chissà quanti altri incontri posso fare in questi giorni.

Ci si riblogga presto – se questo caldo non fonde prima il pc!

ps. c’entra relativamente visto che Loppiano è la loro "patria"…ma se guardate bene, il sito di Gibì e DoppiaW ha subito ultimamente un restyling (e cambiato indirizzo, ho aggiorrnato nella colonna qui a fianco)! Sicuramente da dargli un occhio! 

Vedere il grande Ciro sulla panchina della Juve, anche se solo per qualche giornata, non ha prezzo! Un pezzo di storia Juventina, quella vera.

E il prossimo anno di questo periodo vogliamo essere tutti in piazza S.Carlo a festeggiare qualcosa, altro chè!
Non se ne può più di vedere piazza Duomo! (con rispetto parlando, ovviamente )

Allucinazioni (collettive?)

Ok il caldo, ok la stanchezza, ok tutto … ma vi prego, ditemi che sono io che ho le allucinazioni, ditemi che lì non è segnato un esame per il 5 – 8 – 2009 ( ripetete con me: cinque agosto, dico siamo matti?), ditemi che in fondo si è solo sbagliata e voleva scrivere, che ne so … 25 – 7 – 2009?

Ditemi che non vedete anche voi quello che vedo io, che altrimenti incomincio a demoralizzarmi già adesso visto che in ogni caso a luglio sarà il solito polpettone!

Strane storie

Voce che arriva dalla finestra di qualcuno che cerca il figlio chiamandolo a gran voce insistentemente varie volte: "Luca, Luca, Lucaaaaaaaaaaaaaaa".

Visto che è una scena che si ripete abitualmente, mi giro verso mio papà e gli dico: "Ma che dici, facciamo una colletta e gli compriamo un cellulare, a Luca?"

Comunque, per la serie "incontri ravvicinati", l’altro giorno, mentre stavo per scendere dal bus, un signore anzianotto mi dice: "Ma tu abiti in Via X, vero?" e io rispondo un po’ perplessa: "Si, perché?". E lui: "Eh, ti vedo sempre quando esci di casa".

Abbastanza inquietante

Comunque non vi ho mai raccontato la storia più assurda che mi sia mai capita da questo punto di vista.
Il mio blog citato in un’aula universitaria durante un esame. Con la sottoscritta che voleva sotterrarsi. Ma sarà per la prossima puntata, ci sono tanti bei esercizi che mi aspettano!