Colpo su colpo

Riprendo sotto mano il blog dopo due settimane molto intense, belle e tanto importanti per me.

Tutte e due fisicamente abbastanza stancanti, ma la contentezza, la gioia, la felicità, quella più Vera, che ho dentro, ripaga e addolcisce tutta questa stanchezza che ogni tanto affiora ancora in questi giorni.

La cosa particolare è che in qualche modo le due esperienze sono collegate, anche se forse prima di partire potevano apparire fra loro un po’ "diverse".
Eppure … eppure se non ci fosse stato un "passo" che Qualcuno mi ha chiesto di fare durante la prima settimana, forse la seconda non sarebbe stata così "bella" come poi è stata.
Con i se e i ma non si fa la storia, ma sento davvero che tutto poi sia stato una conseguenza.

Ci sono alcuni passaggi di una canzone che "spiegano" ciò … anche se però, non me ne vogliate, lascerò il tutto un po’ "criptico" qui sul blog.

Cade improvviso il tuo pugno,
violento e preciso
per primo ha scalfito
quel cuore da tempo affidato
riscosso dall’urto
rimane sorpreso…
[…]
Colpo su colpo su colpo
con maglio e scalpello
con colpo deciso
scolpisci tuo figlio tu senza parole
ma amore per me.
Sanguina il cuore alla roccia
e schegge di anima volano via
una goccia di lacrima scivola
e bagna il tuo viso e ti vedo…
tu piangi per me…
tu piangi con me.

Ma poi piano piano
mi affido
a quel colpo deciso
si riaprono gli occhi.

Una nota tecnica

Aprendo il blog mi sono ritrovata sommersa dallo spam nei commenti.

E visto che non ho voglia di stare sempre a controllare e cancellare la mole di commenti-spam ho deciso di trovare una soluzione alternativa per evitare che il blog si riempa di questa spazzatura.

Ho attivato un opzione messa a disposizione da Splinder che chiederà a chi commenta in forma "anonima" (nel senso non loggato come utente Splinder) di inserire, prima di poter commentare, il cosiddetto "codice captcha", una serie di caratteri generati automaticamente ogni volta.

Mi rendo conto che può diventare una scocciatura per chi deve commentare … ma per me è l’unico modo (in realtà ce ne sarebbe un altro – cambiare piattaforma – ma per il momento non è tra le priorità) per tentare di contrastare questa ondata di spam.

Il blog chiude! … per ferie!

Veduta di Loppiano
[La foto è di Francdemoura]

Oggi parto per le "vacanze".
Fra qualche ora sarò a girare tra i prati e gli olivi della provincia fiorentina.

E poi la prossima settimana sarò forse di nuovo via, questa volta a nord-est, per cui Danix e il blog si prendono due settimane di stacco.
Buone vacanze a chi parte, buon rientro a chi torna.

Lo spirito Olimpico

Che bello. Ho la finestra aperta e sento i bambini della casa affianco che gridano ITALIA, ITALIA, ITALIA. DAI CHE VINCIAMO!

E’ bello perché il fascino delle Olimpiadi fa ricordare che l’Italia sportiva non è solo quella calcistica, che con alterni risultati ci fa entusiasmare, ma è anche quella di tanti atleti che lavorano all’ombra, che molto spesso non sono milionari e ancora più spesso non escono sulle copertine dei magazine di gossip e quindi dai più non sono conosciuti.

Persone che faticano da quattro anni per questo momento, che per uno sportivo dovrebbe essere il punto più alto di una carriera.

Ed è bello che i bambini siano incollati davanti alla televisione, una volta tanto non per guardare fantastici guerrieri ammazzarsi uno con l’altro, ma per ammirare la perseveranza di questi uomini che coronano il loro sogno e che ci fanno appassionare per le loro imprese sportive.

Ricordo le olimpiadi di Atlanta, nel lontano 1996, quando nonostante fosse notte ero attaccata alla televisione per guardare la finale della nazionale maschile di pallavolo, purtroppo persa con gli "Orange".
Ricordo la delusione dopo quel risultato e immagino sia stata la stessa di quel bambino che poco fa ho sentito urlare "No, è arrivato secondo".

E’ anche questo lo spirito Olimpico.

Brutta storia

Tai Aguero è una pallavolista della squadra azzurra. Cubana di nascita, espatriata dal paese caraibico, è diventata "naturalizzata" italiana.

E’ uno delle punte della nostra nazionale in questi giorni impegnata a Pechino per le Olimpiadi.

Da ormai una settimana era alla ricerca del visto che rientrare nel suo paese d’origine dove la madre stava morendo.

Visto che, nonostante la grave situazione familiare della campionessa (che non stava certo rientrando a Cuba per farsi le vacanze) non le è stato concesso fino a questa mattina, dopo lunghi pellegrinaggi dal ritiro di Pechino in giro per l’Europa e mentre, ormai rassegnata, la Aguero era ritornata a Pechino per ricongiungersi con le sue compagne di squadra, tra l’altro in quel momento vincitrici dopo una bella partita contro la Russia.

Oltre il danno, la beffa: poche ore dopo aver ricevuto il visto la madre è morta, senza che la campionessa potesse "godere" del sacrosanto diritto di riabbracciarla prima che lasciasse questa terra.

"Ripicche" politiche? "Ripicche" sportive? Resta la figuraccia e la poca "sensibilità" dimostrata dalle autorità cubane in tutta questa vicenda.

Sarebbe bello poter dedicare una medaglia d’oro alla Aguero e alla sua mamma.

Beijing 2008

Domani partono le Olimpiadi di Pechino.

In questi giorni si fa un gran parlare di "boicottaggio", atleti che dovrebbero non sfilare alla cerimonia di apertura e quant’altro.

Fortunatamente da domani si incomincia a fare sul serio (a dire la verità già oggi si sono disputate le gare della prima giornata dei gironi delle olimpiadi calcistiche – e l’Italia ha superato la prima partita con un secco 3-0!!), sperando che si possa parlare solo di sport e non di annessi e connessi.

Non avrò modo di seguire tanto le gare perché starò un po’ via di casa, ma a tutti gli azzurri va un grosso in "bocca al lupo".

E che davvero: si parli solo di sport! La politica lasciamola per altre sedi!

E le scarpe, le scarpe, quarantatrè

(C’è chi pensa – Gen Verde)

… questa volta quarantuno a dire la verità, ma è bastato che qualcuno (a cui va il mio grazie!) provasse a "chiedere" … e sono arrivate le scarpe!

Non sono certo come quelle che mi erano tanto piaciute … ma nella vita bisogna anche accontentarsi, anche e soprattutto quando si parla di un banale paio di scarpe!

CVD: 40 vs. 41

Ho bisogno di un altro paio di scarpe e l’altro giorno, armata di molta pazienza (perché sono tendenzialmente di gusti molti difficili) siamo partite io e la mia mamma alla ricerca di queste benedette scarpe.

Nel frattempo che io cercavo, lei guardava altre cose.

Girando tra gli scaffali ne ho subito viste un paio che mi sono piaciute a prima vista e anche con il prezzo eravamo in linea con l’idea che avevo in mente.
Quando poi le ho provate me ne sono "innamorata", ma niente, il 40 era troppo stretto. Mi sono messa a guardare gli altri numeri che c’erano: 39, 42, 40, 42, 42, 39, 44 ….

Come volevasi dimostrare, del 41 nemmeno l’ombra.
E, oltre il danno la "beffa", mia mamma aveva invece trovato delle scarpe che le piacevano!

Morale della favola? Io che ero andata per comprare delle scarpe sono uscita con un pugno di mosche in mano. Mia mamma che doveva solo accompagnarmi si è comprata un paio di scarpe.

E la scena si è ripetuta stamattina. In più rispetto all’altra volta c’era anche la mia sorellina.
Proviamo ad andare in un altro negozio. Ho trovato un paio che sarebbe potuto andare. Provo il 41 ma mi è troppo largo. Allora cerco il 40, ma niente, c’è il 42, il 43, il 39, altri 41 … ma del 40 nemmeno l’ombra!

Ci dirigiamo allora verso un negozio che hanno aperto da poco perché nel frattempo sto cercando anche un paio di pantaloni, e speravo per lo meno di riuscire a trovare quelli.
Lì trovo una maglia che mi piace e prendo quella. In un reparto ci sono anche le scarpe, provo a girare un po’, ma non c’è niente che mi aggrada.
Volete sapere il morale del giro di oggi? La mia sorellina è uscita da quel negozio con un nuovo paio di scarpe!!!!
… le conclusioni le lascio a voi, perché io ho perso le parole per "arrabbiarmi".
Il giorno che finalmente riuscirò a comprare le scarpe faccio una festa!

Cose utili?

E’ bello perché sono tre giorni che apro il blog per scriverci qualcosa … ma alla fine non trovo niente di utile da dire.

E poi dire che non è nemmeno un periodo così "brutto". Certo, mille pensieri per la testa … ma ho passato periodi peggiori.

Avrei da raccontarvi una storia abbastanza "simpatica" (non certo per me che l’ho vissuta in prima persona) che riguarda questo blog, ma sarà per un’altra volta. Voglio lasciare passare ancora un po’ di tempo.

Intanto potrei dirvi che le mie mini-guide continuano ad uscire su sito di Web4Unity e che come sempre sono ben accetti consigli, critiche (costruttive) e commenti su quanto sto scrivendo. Qui o là è indifferente.

Potrei dirvi che sono in "vacanza" (molto virgolettato).

E potrei dirvi che ho appena visto che il contatore delle visite di Splinder segna > 40.000 visite.
Come da immagine sottostante.

Contatore statistiche di questo blog

Ma dico io, non c’è niente di più interessante là fuori?
Comunque grazie!
E’ vero che il blog non lo tengo per andare a guardare quanta gente viene a leggermi … ma sapere che qualcuno passa di qua mi fa contenta.

Forse non ho scritto cose "utili", ma magari è il passo per uscire da questo torpore che stava incominciando ad esserci fra me e il blog.