Aggiornamento:
Visto che ricevo molte visite di persone che cercano evidentemente notizie sui ponti chiusi e quant’altro, se volete queste informazioni consultate l’unica fonte ufficiale, il sito del Comune di Torino.
Da cui tra l’altro apprendo che nella giornata di domani 30 maggio, TUTTE le scuole di ogni ordine e grado di Torino e provincia saranno chiuse (con somma disperazione degli studenti, immagino) e da cui viene lanciato "l’appello" di muoversi il meno possibile in Torino.

Ho appena letto che stanno sgomberando l’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, che sta esattamente a non più di 100 metri dalla mia università.

Torino. A Torino continua a piovere e nella sua provincia e a preoccupare è soprattutto la situazione della Dora e della sua ondata di piena attesa nelle prossime ore. E’ in corso l’evacuazione dell’ospedale Amedeo di Savoia, mentre le acque del Po hanno invaso la sede stradale sotto Piazza Vittorio, ai Murazzi. La strada pedonale che costeggia il fiume e sulla quale si affacciano alcuni locali pubblici è già sommersa da circa un metro di acqua.

Il Comune ha diramato un avviso in cui si raccomanda di informarsi prima sulla situazione dei ponti cittadini. E’ infatti quasi certa la chiusura di alcuni ponti a causa dell’ondata di piena che sta raggiungendo la città. A scopo precauzionale è già stato chiuso il ponte sul fiume Dora che unisce via Bologna a corso XI Febbraio, uno dei punti più a rischio esondazione.

E anche io, avendo sentito dai miei compagni che stavano chiudendo dei ponti, terminato CVS sono "corsa" a casa sperando di non dover attraversare il ponte sulla Stura a piedi (nel 2000 qualcuno l’ha provata di notte e mi diceva che non è propriamente una bellissima situazione).

Per il momento quello su cui devo passare io resta aperto, ma da come l’ho visto ritornando a casa, se non c’è un’inversione di tendenza potrebbe anche essere che stasera, domani mattina al massimo venga chiuso.

Anche perchè il problema è che se persiste la pioggia, presto si "mischierà" alla piena che è passata dalla Valle d’Aosta e che sta attraversando la Val Susa.
 
I ponti messi peggio sembrano quelli sul Po e sulla Dora, ma anche la Stura non scherza in quanto a "volume".

E intanto, dopo una mezz’oretta di tregua, ha ripreso a piovere con una certa insistenza!

Piove, guarda come piove!

Dovrebbe cantare pressapoco così Jovanotti in una sua canzone.

Mentre andavo in aula studio  "magna" (da leggere in senso magnereccio, perché all’una, da sala "computer" che é nelle ore precedenti si trasforma quasi in una mensa) anche io per mangiare, constatavo che fuori continua a piovere.

Ora detto così potrebbe sembrare la scoperta dell’acqua calda.

Il problema é che a Torino e in generale in Piemonte sono quasi due settimane che piove. In senso alternato durante il giorno, ovviamente nei momenti in cui esci di casa/dall’università in modo più intenso, (altrimenti sai che noia) ma non é passato giorno che più di qualche goccia non sia venuta giù.

E ora i nostri fiumi rischiano seriamente di esondare, se non smette.
In giro la gente incomincia ad usare termini come alluvione, inondazione. Forse in certe parti del Piemonte e della Valle d’Aosta non ci siamo lontani, se non smette di piovere.

Passando sulla Dora a Torino, stamattina, aveva proprio una brutta "cera" e non sembrava aver intenzione di abbassare il suo livello, che anzi, pare sia destinato ad aumentare.

Speriamo in una tregua, anche se sembrerebbe che almeno fino a domenica continuerà con questo registro.
Poi ovviamente, una volta finito di piovere arriverà il caldo torrido e la gente che oggi si lamenta che piove e fa freddo (ho rivisto in giro i cappotti) incomincerà a lamentarsi per il troppo caldo. Ovvio.
Anche perché ovviamente le mezze stagioni non esistono più e il caldo sarà ovviamente insopportabile.

Intanto, aspettando che smetta di piovere e torni il bel tempo, visto che tra l’altro questo grigio mi mette un sacco di "tristezza", io fra un po’ vado a "divertirmi" con CVS.
E dopo aver imparato a fare scalette e indici, a mettere correttamente le virgole, i punti, i punti e virgola e la punteggiatura (…) oggi il programma prevede che qualcuno ci insegni come si fa una tesi di laurea.
Sicuramente una cosa positiva e apprezzata.

L’unica cosa è che sono ottimisti, loro. Fra due anni – ammesso che siano poi due anni – sono sicura non ricorderò nemmeno una virgola (spero messa nel posto giusto) di quello che mi sentirò raccontare oggi pomeriggio. Fortunatamente rimarranno le dispense a dare una mano.

ps. incomincio a non sopportare più ‘sta tastiera americana che c’è qui in università: prima o poi dovrò stampare una bella tabellina con tutte le combinazioni che mi servono per scrivere le lettere accentate per non doverle provare quarantacinque volte prima di trovare quella giusta.

Ancora Trenitalia

Anche se mi rendo conto che (s)parlare di Trenitalia è come sparare sulla Croce Rossa, ieri su La Stampa, nella rubrica "Specchio dei tempi" – la rubrica delle lettere dei lettori nella sezione di Torino – è apparso ciò:

«A distanza di due anni e quattro mesi dalla richiesta di un bonus per un ritardo ricevo da Trenitalia la lettera prot. 070705-37-013 di cui cito questo " fioretto":
“Il ritardo maturato in corso di viaggio, pari a 54 minuti, non supera il limite di 30 minuti previsto dalla Carta dei Servizi per il riconoscimento del bonus”. «A parte eventuali considerazioni sul lungo tempo intercorso tra richiesta e risposta mi pare evidente che Trenitalia non conosca l’aritmetica».

Tra l’altro, rileggendo il sito dove ci sono le istruzioni su cosa allegare per il rimborso, leggo un po’ più in basso del pezzo già citato nel post precedente:

[…] ed inserendo il biglietto di viaggio e la prenotazione del posto a sedere (nel caso di biglietti senza contestuale assegnazione del posto) o il biglietto emesso per il treno in ritardo “senza garanzia del posto a sedere”, quando previsto, o il biglietto rilasciato a bordo.

Ma solo a me sembra che tutto ciò non sia che scritto per confondere ancora di più le idee?
Faccio davvero difficoltà a capire che cosa voglia dire la parte in grassetto …

Intanto sabato è partita la mia e-mail: si attende risposta … tolto il weekend, l’ufficio in questione apriva stamattina alle 8 … per il momento tutto tace. Dovrò aspettare due anni pure io oppure un giorno riceverò una gradita "sopresa" nella buca delle lettere senza che nessuno mi dica niente??

Trenitalia fa la furba?

Il 9 maggio sono andata alla stazione di Torino per inoltrare la richiesta di un bonus per il ritardo dei due treni con cui sono andata a Roma a inizio maggio.

Il ritardo in tutti e due i casi superava la mezz’ora richiesta e mi sembrava fosse il minimo richiedere il bonus, anche perchè saprei già come utilizzarlo bene

Mi è arrivata oggi la lettera di Trenitalia che mi informa che uno dei due biglietti, precisamente quello del 04/05 (il ritorno) non me lo possono "rimborsare" perchè, leggo, "incompleta di prenotazione del posto, necessaria per il rilascio del bonus".

Ora. La cosa mi fa girare le scatole, perchè il suddetto treno NON ha obbligo di prenotazione, per cui può benissimo essere (non è il mio caso) che io abbia fatto il biglietto la mattina stessa e non c’erano più posti da prenotare…
E poi, che cosa c’entra il fatto della prenotazione o meno? I miei 45 e fischia euro gliel’ho lasciati lo stesso a Trenitalia, e anzi, se non ci fossero stati "sei angeli" forse il viaggio l’avrei fatto in bel altro modo, cosa che è toccata ad altre tantissime persone (il treno era così affollato che non si riusciva ad aprire la porta dello scompartimento!! … neanche mettere due treni in più alla fine del ponte del I°maggio di quest’anno sono stati capaci!).

Poi capisco che questo benedetto treno delle 13.46 da Roma sia sempre (e dico sempre!) in ritardo (e quasi sempre più di mezz’ora) e ne abbiano le scatole piene di dare bonus … però questi sono fatti di Trenitalia, non dei viaggiatori, che anzi, avrebbero solo da lamentarsi!

Ho guardato sul sito di Trenitalia come sono esattamente le condizioni del rimborso.
Dopo dieci minuti per trovare la pagina giusta (!!), questo è quello che dice il sito di Trenitalia a proposito:

Per fare richiesta è necessario:
– avere prenotato, quando previsto (anche se solo il treno nel caso di biglietto senza garanzia del posto a sedere).

E quindi, visto che sul mio treno non era obbligatoria la prenotazione ( = non prevista??)?
E poi cosa caspita vuol dire "prenotare il treno"? 
Ma non si prenota solo il posto? Quando ho fatto il biglietto, il tizio mi ha detto che il treno era senza obbligo di prenotazione e che comunque non c’era più la possibilità di prenotare il posto. E mi ha fatto il biglietto "normale". Stop.

Scriverò a Trenitalia per andare a fondo della cosa … ma loro stanno tentando di fare i furbi o io sto prendendo un granchio?

CVS 3 la vendetta

Questo potrebbe essere un esercizio di CVS all’esame (ci è stato proposto oggi nella esercitazione): mettere in ordine logicamente le seguenti frasi:

1) Lo studioso constatò che era una specie del tutto nuova, mai osservata prima.

2) Hanno scelto il posto giusto.

3) Lo studioso identificò subito gli insetti come appartenenti al gruppo neotropicale Pheidole, identificando la loro sede nelle radici di una pianta.

4) Se c’è un habitat a prova di sicurezza per una specie vivente, quello è certo un ufficio del Wwf, la grande organizzazione dedita alla protezione di animali e piante di tutto il mondo.

5) Ma, assicura, sta creando per loro anche un completo ecosistema tropicale. Intanto la Fuller continua a curarle, servendo loro acqua zuccherata, torsoli di mela, formaggio e qualche dolcetto.

6) Da buon presidente, la signora Fuller non solo assicurò protezione alle formiche, ma chiese ad un esperto zoologo di analizzarle.

7) Una specie di formiche ha scelto addirittura la sede centrale dell’associazione, dove le garanzie non possono che essere massime.

8) A notare le ospiti inaspettate è stata proprio la presidente del Wwf, quando l’anno scorso osservò gli insetti mentre correvano da un punto all’altro della sua scrivania.

Vediamo se anche voi riuscite a farlo!
Io sono alquanto sconvolta.
Un quarto d’ora a discutere su dove era meglio mettere il punto 2) … ma quante paranoie mentali bisogna farsi su queste cose? Noi informatici e gli umanisti viviamo proprio su due mondi separati.

In bici

Oggi finalmente sono riuscita a prendere la bici e andare a farmi un giro.

Era tanto che lo desideravo, ma tra le mille cose da fare e il tempo non proprio bellissimo di questi giorni non ne avevo avuto la possibilità.

Oggi, invece, sebbene stamattina piovesse, nel pomeriggio le nuvole hanno fatto progressivamente spazio ad un pallido sole. E allora ho preso la bici e mi sono diretta senza una meta particolare. Perchè a me piace così, quando sono in bici: non darmi mete particolari, ma andare dove mi va.

Avevo solo voglia di "evadere", lasciare i pensieri, le incertezze del futuro per una volta a casa e godermi il panorama, la natura. Pensare alle cose belle, lasciarmi "invadere" dal vento che mi fischiava nelle orecchie e che mi "accarezzava" le braccia, pensando che anche quella era la carezza di Qualcuno che mi vuole bene, così come mi ha fatta.

Tornare bambina, "zizagando" tra le pietre, andare "senza mani", riappropriarmi di quella spensieratezza che man mano che gli anni passano sembra sempre di più affievolirsi.
Sono quasi vicina ai 20 anni e oggi, immancabile, i nonni hanno pronunciato la fatidica frase "che cosa vuoi per compleanno?".
Al di là del fatto che ho già ricevuto un regalo un po’ anticipato, quanto mai inaspettato e bellissimo (per cui penso che non basterebbero mille Grazie per ringraziare chi che me l’ha fatto ), che potrebbe bastare per i prossimi compleanni a venire … sinceramente non ho la più pallida idea di cosa chiedere, come ogni compleanno e Natale che si rispetti, d’altronde.

Perchè mi sembra già di "avere" tutto, Dio nella vita mi ha già fatto dei Regali stupendi. Me li ha fatti incontrare in modo strano e originale, alle volte; altri me li sono trovati in mano ma li ho dovuti "coltivare" e far crescere dentro di me. Per fare qualche esempio.

E mi sembra che niente di "materiale" possa esserne all’altezza.

Certo, poi ci sono delle cose "materiali" che vorrei: sono tot mesi (ho perso il conto) che vorrei comprarmi una chitarra nuova, ad esempio. Ma non so, alla fine è quasi come se con o senza sia esattamente la stessa cosa … non so se riesco a rendere l’idea.

Ma magari, prossimamente, tornando a fare un giro in bici, mi verrà un’ispirazione per cosa chiedere per il compleanno.

[La foto l’ho presa qui]

CVS 2 la vendetta

Vi ho raccontato tempo fa di questo "interessantissimo" corso che sto seguendo in università, CVS. E vi avevo detto che mi avrebbe dato "soddisfazione" (e al contempo anche tanto patimento).

Più va avanti e più sinceramente mi chiedo che caspita di senso abbia un corso del genere ad Informatica.
Per tre miseri crediti. Tre professoresse diverse (ognuna un credito?), un seminario interessantissimoooooo sulla "library 2.0", che di interessante ha avuto solo il fatto che il professore che l’ha tenuto aveva un marcato accento fiorentino e quindi era "piacevole" da ascoltare. Stop. Per il resto la noia più mortale a sentire dirmi che un tempo c’erano le biblioteche e ora si sta spostando tutto on-line.
Cioè, la noia non è per la lezione in sè, ma perchè mi sembrano nozioni abbastanza lontane da quelle che realmente a me un giorno serviranno. Per lo meno così come sono state presentate.

A me un giorno informatica, che cosa me ne può fregare della distinzione del testo tra semiologia e linguistica?? Della differenza tra coerenza e coesione?
… a cosa può diavolo servirmi nella mia vita di informatica?

Chi mi conosce sa che nascondo nel mio animo "tecnico" anche una buona parte "umanista". Poi che prevalga la prima parte è indubbio, ma non ho mai disprezzato anche la seconda, ma con la condizione necessaria che devo essere io a "cercarmela": se mi viene imposta mi impunto!

Poi voglio dire … ci facessero vedere esempi su testi un pochino interessanti, per lo meno attenenti al mondo scientifico. E invece ci tocca fare degli esercizi del genere:

Virgilio non è dunque allegoria di una qualità, di una virtù, di una capacità, di una forza e neppure di una istituzione storica. Egli non è né la ragione, né la poesia, né l’impero (SOST. GRAMMATICALE)
– Leopardi esprime questo concetto nell’antitesi grandezza-piccolezza. Questa opposizione percorre tutto il suo pensiero (SOST. LESSICALE CON SINONIMO)

Praticamente all’esame avremo la prima frase fino al punto e noi, sapendo con quale sostitutivo dobbiamo sostituire la parola in corsivo dovremo formulare una frase da aggiungere dopo il punto (che nell’esempio c’è già). Ora, ovvio che noi dovremo sapere la differenza tra sostitutivo grammaticale e lessicale (con tutte le casistiche, la sinonimia, la ipernonimia e iponominia) … ma vi sembra una cosa da far studiare a degli informatici? Sia chiaro: non discuto l’esercizio in sè, ma piuttosto il fatto che nella mia vita pratica e concreta di studente informatica servono mille volte di più bibliografia e come si fa una tesi (per restare nell’ambito di CVS) piuttosto che questo.

Per non parlare poi dell’ultima lezione in cui ci hanno insegnato a individuare in un testo e suddividere i paragrafi. Forse qualcuno aveva scritto fuori dalla porta "Seconda Elementare" …

Martedì il programma suggerisce una bellissima e interessantissima esercitazione sui paragrafi.

Esercizio 1. Leggere il testo sotto riportato, in cui sono stati eliminati i capoversi. Individuare i paragrafi, dare loro un titolo e rappresentare la struttura del testo (paragrafi e unità informative) in un diagramma ad albero.

Angoscia! Io ci esco pazza!!!!!!! (a parte che a voler fare la pignola … ma scusate, nella consegna di questo esercizio, nella prima frase, la virgola tra "riportato" e "in cui" non è abbondantemente superflua??)

La chicca finale è stata la frase con cui ha esordito una delle tre professoresse alla sua prima lezione:

In ambito umanistico la presunzione regna sovrana

Oh, se l’è detto da sola … io non ho detto niente di male!

Comunque, bisogna dirlo: il più mitico è lui, mister "ci siamo tutti?", il prof di analisi.
Quando arriva chiede sempre "come state, tutto bene?" e quando finisce la lezione conclude con un "grazie per avermi ascoltato e buona serata a tutti, ci vediamo domani".
Ma il top lo si raggiunge dopo gli intervalli: "ci siamo tutti?" E qualcuno l’altro giorno gli ha detto: "prof, perchè non fa l’appello?"

Tutto vince l’Amore: ieri e ancora oggi

Nel bosco di Gocciadoro Chiara e la sua famiglia trovarono rifugio la notte del 13 maggio ’44, quando un bombardamento rese inabitabile la casa.

«Ricordo di quella notte, passata all’addiaccio, sdraiata con gli altri per terra, due sole parole: stelle e lacrime. Stelle, perché, lungo le ore, le ho viste tutte passare sopra il mio capo; lacrime, perché piangevo capendo che non sarei potuta partire da Trento con i miei che tanto amavo. Vedevo ormai nelle mie compagne il movimento nascente: non avrei potuto abbandonarle».

Lo racconta direttamente lei.

Ho ancora un "conto in sospeso" con il Gocciadoro, io.
E la prossima volta, sono sicura: … non pioverà!

Run4Unity 2008

Logo Staffetta Run4Unity

…sta partendo! Cosa?

Ma Run4Unity, la staffetta mondiale organizzata dai Ragazzi per l’Unità, espressione del Movimento dei Focolari!!

24 ore di "corsa" non-stop, passandosi il testimone da un fuso orario all’altro, per coprire con questa iniziativa tutta la giornata e toccare ogni punto della terra.

Korazym.org spiega così Run4Unity:

I ragazzi per l’unità del Movimento dei Focolari, per tutta la giornata di domani, animeranno una staffetta mondiale per testimoniare il loro impegno a costruire l’unità fra i popoli, continuando così idealmente la corsa per l’unità avviata dalla fondatrice Chiara Lubich, scomparsa il 14 marzo

La "staffetta" arriverà questo pomeriggio in Italia, in tante città, a partire da Roma, punto centrale della manifestazione.

Io sarò a Cuneo, ma davvero, le città (non solo italiane) toccate da Run4Unity saranno molte.

Sarà inoltre possibile seguire in qualche modo la staffetta anche attraverso le foto delle varie città.

StandBy

Come dicevo a qualcuno in questi giorni: ho una tremenda necessità, in alcuni momenti, di "togliere" via il cervello. Mandarlo in pausa.
Fare "tabula rasa". Completa. Sono poche le cose che lascerei. Le cose più belle, come questi giorni di "vacanza", ad esempio.

Dov’è il tasto "STAND-BY"?

[ L’immagine l’ho presa qui ]