Bieber e la Cappella Sistina

Letterman Show. Justin Bieber mostra il suo nuovo tatoo raffigurante il nome del nuovo album e nasce una discussione sull’argomento. Letterman fa riferimento a certi artisti che ne hanno così tanti da sembrare la Cappella Sistina. Il buon Bibier non coglie il riferimento e risponde che lui non cerca di somigliare alla sedicesima cappella.

Ovviamente scatta l’ilarità tra il pubblico e il conduttore. A questo punto lo sguardo del povero Bieber è abbastanza “perso” e inquieto perché non capisce quale castroneria abbia detto tanto da far ridere tutti e “nonno” Letterman cerca di chiudere la questione in calcio d’angolo con un risolutivo “Canadian high-school”.

Al di là del siparietto comico, mi ha fatto venire in mente un altro giovanissimo cantante (?), tal Alessandro Casillo, vincitore quest’anno di Sanremo Ciooovani, che incitato da Morandi a continuare a cantare “classici” come “Il ragazzo della via Gluck” e “Azzurro” dimostra di non conoscerne le parole.

Generazioni di “ignoranti” crescono? Ho una sorella più piccola, durante questo anno ho fatto ripetizioni a ragazzini delle medie, per cui qualcuna l’ho vista. E non c’è da starne tranquilli.

Qui sotto il video del siparietto di Bieber.

Cosa scelgo?

Non conta la scelta in sé, ma lo stimolo che ti spinge a prenderla. Paura o coraggio? Se sei motivato dalla paura, qualunque scelta farai sarà quella sbagliata.
Al contrario, se a muoverti è il coraggio, la scelta sarà comunque azzeccata.

(Massimo Gramellini)

Da stampare e tenere sul comodino. Leggere prima di addormentarsi e appena svegli.

[photo credit]

La mia maturità nel 2007 – La seconda prova

Quell’anno il cielo volle (fortunatamente) che come seconda prova all’ITIS progetto ABACUS (oddio quante sigle!) ci fosse Informatica. Solitamente c’èl’alternanza, un po’ come al classico con greco e latino, con Sistemi. Ma, come forse tutti gli anni, c’era a spaventare che potesse uscire lo spauracchio Elettronica. Statistiche su statistiche sulla possibilità del fenomeno che si dissolsero come bolle al sole.

Informatica era materia esterna per cui in realtà l’unica preoccupazione era capire come avrebbe potuto correggere la prof il nostro compito.

La nostra prof ci aveva assicurato che l’ultima domanda, quella che chiedeva di scrivere una pagina in PHP che riproducesse uno dei punti affrontati precedentemente sarebbe stata facoltativa. E invece la sorpresa fu che la domanda non era facoltativa come le volte precedenti, ma obbligatoria. A me la cosa non cambiò molto, avevo studacchiato PHP per conto mio e anzi, facevo l’assistente della prof durante le lezioni di laboratorio, ma i miei compagni rimasero sì, abbastanza fregati dalla cosa.

La ricordo come una prova abbastanza interloquitoria, di passaggio. Avevo la testa alla terza prova, quella sì che mi faceva paura!

La mia maturità nel 2007

Cosa ricordo del mio esame di maturità?
La #notteprimadegliesami non era stata niente di ché, sapendo che ormai “tutto era compiuto” ero uscita. Non avevo fatto certo le ore piccole, ma pensavo fosse più importante dare un po’ di aria al cervello.

Il giorno dopo alle 7.45 ero già davanti a scuola nonostante forse la prova cominciasse alle 8.30.
L’aula, il laboratorio di informatica 2, quello con i banchi nuovi e senza sottobanchi.
Ero più o meno a metà dell’aula ma tanto voglio dire…il tema di italiano!
In quel ormai un po’ lontano 2007 uscì il Paradiso di Dante, cosa che noi all’istituo tecnico non avevamo visto nemmeno con il binocolo (normale per un istituto tecnico). In terza e quarta avevo avuto come prof di italiano la Valli, il cui forse unico rimpianto della vita era quello di non esser nata in tempo per conoscere il sommo poeta. Sarerre stata contenta di quella uscita (già successa solo 2anni prima).
E ovviamente nessuno si cimentò con la prima traccia che io ricordi.
Io mi buttai sulla traccia del saggio breve, quella sulla folla (comunque è tutto documentato sul blog, volevo provare a riscriverne a distanza di anni e vederne le differenze!) che fu così breve che penso di essere stata una degli ultimi ad uscire!

Ancora due ricordi: la maturità vissuta in contemporanea con la migliore amica e il dialogo con il presidente della commissione che chiamava per la firma:

C: Signor Baudins. Ehm, mi correggo, Sig.ra Baudins.
Io: Signorina Baudins, prego!

Che faccia tosta, a ben pensarci! 😀

Nei prossimi giorni le altre prove e l’orale. Interessante provare a ripercorrere alcune tappe della vita a distanza di qualche anno

Anziana ruba un pacchetto di caramelle, il direttore la insegue, gli agenti pagano

MILANO – Era di 78 centesimi l’ammontare di un furto di caramelle commesso da un’anziana, venerdì mattina, in un supermercato. Ma alla fine, alla donna, che ha 76 anni, e che si era detta mortificata di averle prese, gliele hanno regalate i poliziotti intervenuti, sulle prime, per denunciarla. È accaduto in un supermarket Pam in corso XXII Marzo. Il  responsabile del punto vendita, un 37enne, non aveva esitato a rincorrere la donna, a bloccarla e chiamare la polizia. Quando gli agenti di una Volante sono arrivati sul posto, però, la donna, mortificata per quanto fatto e spaventata ha ammesso: «Volevo le caramelle, ma non avevo soldi». A quel punto, in accordo con la direzione, che non ha sporto denuncia, sono stati i poliziotti a pagare le caramelle dell’anziana. Alcuni clienti, presenti in quel momento, li hanno applauditi. [fonte]

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