"Se oggi dovessi lasciare questa Terra e mi si chiedesse una parola, come ultima che dice il nostro Ideale, vi direi – sicura d’esser capita nel senso più esatto: «Siate una famiglia»."
[Foto di Gessica, modificata con BeFunky.com]
"Se oggi dovessi lasciare questa Terra e mi si chiedesse una parola, come ultima che dice il nostro Ideale, vi direi – sicura d’esser capita nel senso più esatto: «Siate una famiglia»."
[Foto di Gessica, modificata con BeFunky.com]
"Chiunque da solo, si accinge oggi a spostare le montagne dell’indifferenza, se non dell’odio e della violenza, ha un compito immane. Ma ciò che è impossibile a milioni di uomini isolati e divisi, pare diventi possibile a gente che ha fatto della fraternità universale il movente essenziale della vita".
E un Grazie che parte da tutti i confini della terra.
Nel bosco di Gocciadoro Chiara e la sua famiglia trovarono rifugio la notte del 13 maggio ’44, quando un bombardamento rese inabitabile la casa.
«Ricordo di quella notte, passata all’addiaccio, sdraiata con gli altri per terra, due sole parole: stelle e lacrime. Stelle, perché, lungo le ore, le ho viste tutte passare sopra il mio capo; lacrime, perché piangevo capendo che non sarei potuta partire da Trento con i miei che tanto amavo. Vedevo ormai nelle mie compagne il movimento nascente: non avrei potuto abbandonarle».
Lo racconta direttamente lei.
Ho ancora un "conto in sospeso" con il Gocciadoro, io.
E la prossima volta, sono sicura: … non pioverà!
Ciao Mamma. Chissà che festa che ti stanno facendo lassù tutti gli altri.
(il sito in questo momento è per ovvi motivi "semi-irraggiungibile" … su Google News tutte le notizie).
Perchè tu mi hai amato
come tu sai Amar
Perchè ho perso lo sguardo
nella Tua immensità
Se tu mi chiedessi chi sono
non direi il nome mio
direi
sono grazie
per tutto e per sempre
grazie a Te, grazie a TeQuando arriverò da Te
alla Tua porta
io mi perderò in Te
mi perderò in Te
quando Tu chiederai chi sono
non dirò il nome mio
dirò
sono grazie
per tutto e per sempre
grazie a Te, grazie a Te
Sono qui in universita’.
Da "sola". Bombardata da tante notizie volutamente cercate su internet.
Con il cellulare scarico e quindi la non possibilita’ di "comunicare" con il mondo.
Neanche la possibilita’ di un semplice squillo.
Proprio oggi.
Ci deve essere un Senso anche in questo.
C’è una canzone in questi giorni che sto sentendo molto (e anche suonando, così la prossima volta la suonerò meglio, promesso ) .
A me piace molto … ma il fatto "buffo" è che è lei a "cercarmi", a comparire in ogni dove.
Nel cd che ho messo l’altro giorno mentre facevo gli esercizi per i prossimi esami, nel lettore mp3, nel suo essersi conficcata in testa e nel venirmi in mente in ogni santo momento con la relativa voglia di cantarla.
E forse non è un caso, in questi giorni di "tira-e-molla" di notizie da Roma.
[…] quale stella sei nel firmamento […] un Grazie, grande all’infinito, a Dio per te.
88 volte auguri, "Mamma".
La valigia è pronta. Domani si parte. Solo un po’ di "apprensione" i giorni scorsi per la questione "manca il carburante" … ma tutto si è risolto.
Cinque giorni di "ritiro". Mi ci vuole proprio.
A risentirci.