Vi ho raccontato tempo fa di questo "interessantissimo" corso che sto seguendo in università, CVS. E vi avevo detto che mi avrebbe dato "soddisfazione" (e al contempo anche tanto patimento).
Più va avanti e più sinceramente mi chiedo che caspita di senso abbia un corso del genere ad Informatica.
Per tre miseri crediti. Tre professoresse diverse (ognuna un credito?), un seminario interessantissimoooooo sulla "library 2.0", che di interessante ha avuto solo il fatto che il professore che l’ha tenuto aveva un marcato accento fiorentino e quindi era "piacevole" da ascoltare. Stop. Per il resto la noia più mortale a sentire dirmi che un tempo c’erano le biblioteche e ora si sta spostando tutto on-line.
Cioè, la noia non è per la lezione in sè, ma perchè mi sembrano nozioni abbastanza lontane da quelle che realmente a me un giorno serviranno. Per lo meno così come sono state presentate.
A me un giorno informatica, che cosa me ne può fregare della distinzione del testo tra semiologia e linguistica?? Della differenza tra coerenza e coesione?
… a cosa può diavolo servirmi nella mia vita di informatica?
Chi mi conosce sa che nascondo nel mio animo "tecnico" anche una buona parte "umanista". Poi che prevalga la prima parte è indubbio, ma non ho mai disprezzato anche la seconda, ma con la condizione necessaria che devo essere io a "cercarmela": se mi viene imposta mi impunto!
Poi voglio dire … ci facessero vedere esempi su testi un pochino interessanti, per lo meno attenenti al mondo scientifico. E invece ci tocca fare degli esercizi del genere:
Virgilio non è dunque allegoria di una qualità, di una virtù, di una capacità, di una forza e neppure di una istituzione storica. Egli non è né la ragione, né la poesia, né l’impero (SOST. GRAMMATICALE)
– Leopardi esprime questo concetto nell’antitesi grandezza-piccolezza. Questa opposizione percorre tutto il suo pensiero (SOST. LESSICALE CON SINONIMO)
Praticamente all’esame avremo la prima frase fino al punto e noi, sapendo con quale sostitutivo dobbiamo sostituire la parola in corsivo dovremo formulare una frase da aggiungere dopo il punto (che nell’esempio c’è già). Ora, ovvio che noi dovremo sapere la differenza tra sostitutivo grammaticale e lessicale (con tutte le casistiche, la sinonimia, la ipernonimia e iponominia) … ma vi sembra una cosa da far studiare a degli informatici? Sia chiaro: non discuto l’esercizio in sè, ma piuttosto il fatto che nella mia vita pratica e concreta di studente informatica servono mille volte di più bibliografia e come si fa una tesi (per restare nell’ambito di CVS) piuttosto che questo.
Per non parlare poi dell’ultima lezione in cui ci hanno insegnato a individuare in un testo e suddividere i paragrafi. Forse qualcuno aveva scritto fuori dalla porta "Seconda Elementare" …
Martedì il programma suggerisce una bellissima e interessantissima esercitazione sui paragrafi.
Esercizio 1. Leggere il testo sotto riportato, in cui sono stati eliminati i capoversi. Individuare i paragrafi, dare loro un titolo e rappresentare la struttura del testo (paragrafi e unità informative) in un diagramma ad albero.
Angoscia! Io ci esco pazza!!!!!!! (a parte che a voler fare la pignola … ma scusate, nella consegna di questo esercizio, nella prima frase, la virgola tra "riportato" e "in cui" non è abbondantemente superflua??)
La chicca finale è stata la frase con cui ha esordito una delle tre professoresse alla sua prima lezione:
In ambito umanistico la presunzione regna sovrana
Oh, se l’è detto da sola … io non ho detto niente di male!
Comunque, bisogna dirlo: il più mitico è lui, mister "ci siamo tutti?", il prof di analisi.
Quando arriva chiede sempre "come state, tutto bene?" e quando finisce la lezione conclude con un "grazie per avermi ascoltato e buona serata a tutti, ci vediamo domani".
Ma il top lo si raggiunge dopo gli intervalli: "ci siamo tutti?" E qualcuno l’altro giorno gli ha detto: "prof, perchè non fa l’appello?"