Johnny English

Non se qualcuno ha mai avuto l’occasione di vedere Johnny English, film divertente dell’attore famosissimo per l’interpretazione di Mister Bean.

Ad un certo punto, l’impavido agente si trova nel castello del "cattivo" e, nascosto, ascolta l’incontro che il futuro Re d’Inghilterra ha con i peggiori delinquenti.

Accidentalmente schiaccia un pulsante che "apre" il microfono sulla sala dove ci sono i nemici, che ascoltano le sue mosse per catturarli.

Probabile che oggi Bush, al G8, abbia voluto emulare Johnny.

George. La prossima volta, quando devi parlare, controlla che il microfono sia spento.

Occhiali Rotti

Mi sono imbattutta per caso in questo testo della nuova canzone di Samuele Bersani, dedicata ad Enzo Baldoni. Proprio mentre, in questi giorni, in Iraq si registra una nuova vittima italiana.

Discorsi se ne potrebbero fare tanti. Uno per tutti: perchè si piange tanto quando a morire è un italiano, mentre tutti i giorni decine di iracheni muoiono .. quasi che la vita degli italiani valga di più di quella degli altri.

 In mezzo a tutte le polemiche, agli slogan, Bersani trova ancora la forza per pensare ad un futuro migliore, alla speranza di qualcosa di diverso. Da consigliare a chi ancora si vuole illudere che qualcosa cambierà.

Ho lasciato la mancia al boia per essere sicuro
che mi staccasse la testa in una volta sola e ti assicuro
non lo pagai sperando di fermarlo
come mai si ritirò è un mistero e il motivo non so spiegarlo
ma so andarmene lontano
se nessuno mi trattiene
e tornarmene a Milano nonostante le catene
Ho lasciato la mancia al boia, sai quanto mi servisse
un orologio Bulova
se il tempo lo scandiva la mia tosse
tanto che poi in cambio ottenni acqua
e un sorriso che pensai
fosse un rischio persino per lui
per capirmi è necessaria la curiosità di Ulisse
di viaggiare in solitaria
vedendo il mondo per esistere…
E chissà che poi non capita che ad uccidermi
sia per caso la pallottola amica di un marine
ma se chi dovrebbe darti aiuto respinge il tuo saluto cosa fai?
bestemmi o preghi il dio del vetro andando marciandietro via dai guai
e vai all’inferno
che la differenza in fondo non ci sta
Ho lasciato la mancia al boia per essere sicuro
che mi staccasse la testa in una volta sola e ti assicuro
non lo pagai sperando di fermarlo
come mai si ritirò è un mistero e il motivo non so spiegarlo
ma nel giro di un minuto dietro a un paio di lenzuola
è sbucato il sostituto
con in mano una pistola
Finalmente un po’ di musica
ma che nostalgia di quando avevo preso la chitarra elettrica e l’ho data via
chissà se gli errori del passato sono ancora adesso in garanzia
e se mi verrà mai perdonato il fatto che io spesso andassi via
un bacio a tutti, quanti sogni belli e quanti brutti
i miei occhiali si son rotti
ma qualcuno un giorno li riparerà…
Finalmente un po’ di musica
ma che nostalgia di quando avevo preso la chitarra elettrica e l’ho data via
chissà se gli errori del passato sono ancora adesso in garanzia
e se mi verrà mai perdonato il fatto che non fossi a casa mia
un bacio a tutti, fate sogni belli e pochi brutti
i miei occhiali si son rotti
ma qualcuno un giorno se li metterà
e a occhi semichiusi
attraverserà posti distrutti
e silenziosi

Come scrivete?

Leggevo un articolo di Repubblica, nel quale viene detto che i giovani tendono sempre di più a scrivere in stampatello invece che in corsivo. Le motivazioni? Una è che non si riesce più a riconoscere la propria scrittura dopo aver scritto in corsivo. Sinceramente, a me è successo poche volte. Ma in quelle occasioni avevo scritto proprio di fretta e male.

Proprio oggi, nemmeno a farlo apposta, in classe, durante la lezione di storia è uscita la questione "scrittura": secondo la nostra prof, fra qualche anno avremmo bisogno di qualcuno che ci trascriva i nostri pensieri perchè non saremmo più in grado di farlo.

Certo, i nuovi mezzi di comunicazione, i cellulari in particolar modo, ci stanno insegnando uno stile molto "abbreviato". Anche io a volte lo utilizzo, ma non per questo ho perso la padronanza dell’italiano "puro". E per ritornare sul discorso dello stampatello vs. corsivo, io preferisco il secondo, perchè è più personale e anche per un motivo pratico: lo trovo più veloce da scrivere.

Pultroppo non per tutti riescono a distinguere stili diversi: mi ricordo in prima superiore di aver visto il tema di un mio compagno pieno di tt, xkè, con errori di ortografia parecchio gravi. E dire che quel mio compagno era un "topo di biblioteca".

E voi: stampatello o corsivo?

Il giorno dopo

Il giorno dopo, più o meno a mente fredda.

Girellavo sui blog e ovviamente le "notizie" su cui tante parole si stanno spendendo sono due: la tragica fine di Tommaso e l’anniversario della morte di Giovanni Paolo II.

Sul secondo argomento farò un post a parte.

I sentimenti che si leggono in giro sulla morte di Tommaso sono contrastanti: rabbia, orrore .. e anche quelche timida proposta di perdono.

Ho passato tutta la sera ad arrovellarmi dietro a questa notizia .. e un po’ mi stupivo, perchè in fondo .. io non centravo niente con questa situazione.

Ma a me le ingiustizie fanno soffrire. Mi ricordo di quella volta che mi ero messa a piangere per il povero addetto alla pista (di Monza o Imola non mi ricordo), che era morto durante un gran premio per un incidente.

Sono fatta così.

Ho trovato questo commento su un blog .. che mi ha colpito:

La domanda che mi gira nella testa, al di là delle considerazioni che hai fatto tu, e che condivido, è se i media sappiano ancora distinguere tra la vita e i reality. Trattare allo stesso modo, con la stessa insana morbosità da trasmettere alla gente, un dramma vero, reale, umano, come questo, è umanamente inaccettabile. Eppure queste percezioni distorte, ormai, sono considerate normali. Questo è il dramma sociale.

Ci sono due che si scannano per una poltrona, e intanto un bimbo muore.

E tanti come lui, perchè sono tanti i bimbi morti per mano di "non so nemmeno come definirli" che non fanno notizia, che dopo un titolo sul giornale finiscono nel dimenticatoio. Certo, non è possibile ricordarli tutti e sempre .. Ma un pensiero va anche a loro, alle loro famiglie o a chi gli ha voluto bene, come la mamma e il papà di Tommy.

E il giorno dopo, si incomincia a parlare della possibilità di usare la pena di morte con chi uccide i bambini.

Solo per chi uccide i bambini? E gli altri valgono meno? I bambini credo che siano la cosa più bella che esistano, e proprio per questo andrebbero "preservati".

Detto questo, però, non credo che esista una differenza tra chi uccide un bambino o un adulto. Sempre di un omicidio si parla.

E la pena di morte NON risolve un problema, ne crea un altro. Sono convinta che una vita passata in carcere a riflettere di quello che uno a fatto sia molto peggiore che essere uccisi dallo Stato (perchè di questo si tratta).

Finisco con un pensiero alla mamma, al papà e al fratellino di Tommy. E anche al figlio di 6 anni di Alessi e tutti i famigliari che in queste ore stanno prendendo le distanze .. perchè avranno una vita segnata non per causa loro.