Mannaggia, come passa veloce il tempo.
E’ già quasi passata una settimana dallo spettacolo del Gen Verde qui a Torino.. eppure sembra sia stato ieri.
Il Gen Verde (l’ho anche trovato scritto Genverde .. ma io propendo più per Gen Verde) è un gruppo musicale internazionale legato al Movimento dei Focolari.
E’ composto da 25 24 ragazze di tutto il mondo che danzano, cantano, suonano, si preparano i tour, guidano i camio. Sono legate dalla stessa scelta di vita, che vogliono comunicare attraverso i loro spettacoli.
Sono state in Piemonte e Liguria per un mesetto, toccando con il loro tour Alessandria, Ivrea, Alassio, La Spezia, Genova e Torino.
In scena hanno portato "La coperta del mondo", un insieme di colori, valori, emozioni e messaggi. E’ la voglia di credere che c’è un’unica “coperta” per tutti , di qualsiasi credo, razza, cultura; una coperta che può scaldare, coprire, riparare, avvolgere, proteggere.
Con brevi flash e con un linguaggio simbolico, lo spettacolo riflette su alcune tappe della spiritualità del Movimento dei Focolari e racconta brani di storia delle persone che hanno contribuito a diffonderla nei cinque continenti, anche attraverso il confronto dialettico tra fede e agnosticismo. Un confronto non fine a se stesso, ma sempre teso a individuare un punto di possibile incontro sul terreno della solidarietà e della fraternità, ideali in grado di avvolgere l’umanità come una coperta…la coperta del mondo.
Non solo lo spettacolo. Il Gen Verde in questi giorni ha incontrato i più giovani per un workshop (in cui ognuno dei partecipanti si è sentito protagonista in prima persona), i carcerati a La Spezia e a Torino, i giovani in una giornata organizzata in collaborazione con il Sermig di Torino, i giovani di tante scuole, che hanno potuto approfondire la loro esperienza.
L’esperienza più bello, per me, è stata sicuramente il poter aiutare, nel mio piccolo, il giorno dello spettacolo, a montare (in realtà io alla fine ho contato i 3000 volantini da distribuire) in un clima di famiglia, dove sembrava che ci conoscessimo da molto tempo.
Ora sono attese da una nuova tappa, in Portogallo, per portare O manto do mundo.
Spero di avere la possibilità di rivedere presto lo spettacolo, perchè è proprio bello. Ma soprattutto di poter rivivere con loro quel clima di famiglia che si è avvertito in questi giorni che sono state con noi.