Nei commenti nel post precedente, qualcuno chiedeva che spiegassi meglio questa storia della manifestazione a cui ho partecipato. Inizialmente ho pensato di aggionare il post precedente .. ma forse è meglio continuare in uno nuovo.
Come ho scritto nel post precedente, la manifestazione a cui ho partecipato si è tratta di un incontro promosso dal Movimento dei Focolari svoltosi a Pinerolo. I partecipanti sono stati più o meno 500-600 per giorno, di ogni età.
Il titolo della manifestazione era: Insieme coloriamo la vita!
Il programma prevedeva grosso modo due momenti nella giornata: la mattina, dove si approfondiva la spiritualità del Movimento dei Focolari, e il pomeriggio, dove si andava alla scoperta di come la fraternità possa cambiare tanti aspetti, l’economia, i rapporti tra i popoli, l’arte, la musica, la comunicazione, in modo molto concreto, attraverso dei workshop. Io, ad esempio sono stata impegnata nella preparazione del workshop sulla comunicazione.
Soprattutto durante la mattinata, in concomitanza con un programma che avrebbe potuto essere un po’ noisoso per i ragazzi, ci si incontrava con loro nell’Auditorium di una scuola superiore di Pinerolo per un programma più adatto a noi, in cui sono venuti due psicologi per parlarci e rispondere ad alcune domani sulla nostra così particolare età. Uno dei due psicologi è Ezio Aceti, che a par mio è davvero in gambissima: non ho mai visto una sala di nonni, adulti, ragazzi e bambini così attenta e divertita durante l’intervento di uno psicologo.
Alla sera, il programma era diversificato: gli adulti si trovavano nei luoghi dove dormivano (alberghi e famiglie di Pinerolo che hanno aperto le loro porte) per raccontarsi qualcosa della giornata vissuta. Noi giovani, invece, ci trovavamo al palazzetto per una serata più in allegria: la prima sera abbiamo fatto il karaoke e la seconda un gioco musicale. La terza invece ci siamo trovati tutti assieme, con i pinerolesi che si sono aggiunti a noi, per una grande festa, con giochi, balli, momenti artistici.
Scrivere cosa è stata la Mariapoli è un po’ riduttivo, e forse non si riesce nemmeno a rendere l’idea effettivamente del bel clima che si respirava in quei giorni.
Sono dell’idea, infatti, che esperienze come questa vadano vissute in prima persona, ma sono contenta di avere avuto la possibilità di raccontare qualcosa