Un’Onda

Onde

«Proteggi mente e cuore; dentro uno scrigno: che non vi arrivi la paura, che non vi si insinui l’invidia; che non vi si depositi, muffa mortifera, il rancore; che non l’arrugginisca il pessimismo, ma soprattutto che non vi pulluli l’odio. L’intelligenza ha bisogno di un’atmosfera tersa: luce e spazio. Il cuore ha bisogno di calore: amore e felicità. E l’amore fa la felicità». (Igino Giordani)

[Photo credit]

One Stage One World a Torino, Gen Verde e Gen Rosso in concert, 28 novembre 2009!

Siccome ho visto che già tante persone sono arrivate sul mio blog con chiavi di ricerca inerenti a questo spettacolo che si terrà a Torino e non sono ancora riuscita a fare in modo che anche Google indicizzi il sito principale preparato dalla sottoscritta (che ebbene sì, l’ho fatto io, come si può intuire dalla sua "pochezza") per l’evento, faccio che mettere un post anche qui così che visto che il mio blog ha una (discreta) visibilità maggiore al momento, ci sia in giro per la rete l’indirizzo del sito su cui trovare le informazioni.

Lo spettacolo One Stage One World, che vede per la prima volta insieme sul palco Gen Verde e Gen Rosso, si terrà a Torino il 28 novembre 2009, al Palaisozaki.

Tutte le informazioni si possono trovare sul sito www.focolare.to.it

Siete ovviamente tutti invitati! 

Che chic!

Ecco, se penso a questi circa 10 giorni così belli e intensi, passati tra Bologna, Loppiano e la zona dei Castelli Romani, mi vengono in mente queste due parole di "loppianino" (caratteristica lingua parlata vicino a Firenze che incorpora tutte le altre del mondo e che come si varcano i sacri confini di Loppiano si finisce per imparare immediatamente!).

Il resto (tanto, a dire la verità) è a vagare nella mia mente e a trovare un posto dove "cementarsi" in cuore.
Forse un Regalo più bello non lo potevo ricevere. Ma adesso devo farlo "fruttare".

Alcune risposte sono arrivate, altri punti interrogativi sono riaffiorati … ma ora c’è una strada da percorrere che esige non fermarsi troppo a perdersi nei pensieri perché si sà, quelli in un modo o nell’altro c’è Qualcuno che li mette a posto, magari nei momenti più impensati.

Un po’ come quando ti intestardisci a cercare una persona e poi all’improvviso apri la porta e te la trovi davanti.

Danix vi saluta: per cinque giorni non avrò sotto le grinfie questo blog.

Qualche giorno di "vacanza" forse mi ci voleva proprio. E se poi nel frattempo riesco a fare per bene anche da "sorella maggiore" ad un gruppetto di ragazze "scatenate" ma che sanno bene quello che vogliono nella vita, beh, allora potrò dire di aver speso bene il mio tempo per loro.

Ci si rivedrà presto su questi schermi.

ps. la prossima volta spero finalmente che prendendo in mano la valigia mi stia preparando per partire per la città delle due torri

Chiara Luce Badano, 18 anni fa

18 anni sono solitamente un traguardo importante, nella vita di una persona.

Si diventa maggiorenni, si incomincia a diventare "grandi", la patente e tante altre cose.

E c’è anche chi a 18 anni ha spiccato il volo più importante della sua vita, dopo una vita normale, fatta di giornate storte, di tante lune … e chissà cos’altro.
Perchè Chiara Luce era così, normale. Come tanti di noi.

Dio gli ha chiesto tanto, la sua vita, e lei gliel’ha data. Come aveva scritto nel suo diario, è salita su quel treno in corsa che la portava via da mamma e papà, dagli amici, dalla sua Sassello, dal suo mondo, dalla sua voglia di donarsi agli altri.

E sono passati 18 anni da quel 7 ottobre 1990.
Anche la sua vita "dopo" è ormai diventata "maggiorenne". A inizio luglio è stata dichiarata "venerabile", che per la Chiesa è il gradino appena sotto l’onore degli altari. E da questo titolo non potrà più tornare indietro.

Domenica ero nella sua Sassello per la sua festa, perché in 18 anni è rimasta testimone di come anche i giovani possano trasformare la propria vita in qualcosa di grande. E non necessariamente morendo come lei a 18 anni. E questo suo sorriso non si è fermato. In questi 18 anni ha fatto il giro del mondo, ma poi torna sempre lì, nella sua Sassello, nella sua "semplicità"  di giovane piena di vita che ha saputo aprire le ali al momento giusto, dopo una vita di allenamento.

Ecco perché questo tuo sorriso, Chiara, tutte le volte mi fa ricordare che anche io ce la posso fare!