Si potrebbe aprire e chiudere così. Zidane che lascia il campo dopo essersi fatto espellere per un intervento da codice penale. Testata in pancia a Materazzi. Sarà anche stato provocato. Ma un Campione, quello con la C maiuscola, non può rispondere così.
Non l’ho mai nascosto. Zidane è un mio mito. Che però ieri sera mi ha lasciato a bocca aperta. E non nascondo che in presa diretta gliene ho dette tante.
L’Italia si è laureata campione del mondo.
Una partita tesissima, fino ai rigori. E il destino ha voluto che proprio colui che nel 2000 ci castigò, questa volta abbia sbagliato il rigore.
Per una volta ho abbandonato la mia comoda poltrona per farmi trascinare dall’entusiasmo che solo il vedere una partita insieme può dare. Armate di bandiera, piccolo investimento di metà giugno che ha dato i suoi frutti, mi sono incamminata verso il campetto vicino a casa dove c’era il maxischermo. Ero insieme a mia sorella, che ha gridato più di me. L’effetto-Italia è anche questo. A lei del calcio poco interessa. Ma la Nazionale l’ha contagiata.
Che sofferenza. Che sofferenza. Si comincia male, ma si può urlare, far esplodere le trombette che hanno tentato di rendermi sorda. Finisce il primo tempo. Nel secondo, ogni pallone recuperato dagli azzurri viene festeggiato come un goal. La testimonianza di una sofferenza palpabile.
Ogni tanto si alzano tutti in piedi: l’Italia attacca. Tutti si risiedono. Nulla di fatto.
Si arriva ai supplementari. E si arriva al blackout mentale di Zizou. Non so se si è reso conto dopo di quanto ha fatto. Quando per la prima volta la tv ha mostrato le immagini.. l’ho mandato – e non velatamente – a quel paese. Mi hai deluso Zizou. Da te non l’aspettavo. E vero, l’avevi fatto altre volte. Ma pensavo che per un calciatore come te fosse bastata la lezione. Invece pultroppo non è così. Non so cosa sia successo. E non lo voglio nemmeno sapere.
Trovo SCANDALOSO che il premio come miglior giocatore sia stato dato a Zidane. Assurdo in ogni logica. Un giocatore che dovrebbe essere "accusato", viene premiato. E poi si dice che la Mafia è l’Italia. Ognuno guardi a casa sua, che è meglio!
E trovo scandaloso che il Ct francese lo difenda, dicendo che Materazzi ha fatto solo scena (c’è qualche volontario che vuol fare provare l’ebrezza al signor Domenech di qualcuno che gli tira una testata in pancia?). Sarebbe stato più elegante da parte loro, un popolo che cerca sempre l’eleganza, ammettere lo sbaglio. Zidane, ad esempio, non ha ancora parlato. E non credo troverà mai il coraggio di farlo, dopo quello che ha combinato.
I tempi supplementari non bastano. Si va ai rigori. Non avevo dubbi che avremmo vinto. L’unica paura è stato il rigore di Del Piero. Non perchè non abbia fiducia il lui. Ne ho da vendere. Avevo timore che se avesse sbagliato l’avrebbe crocifisso. Per tanti è lo sport predeiletto. Ed invece no, Ale. Hai fatto anche tu il tuo dovere.
Grosso, tiro. Gol. L’Italia è campione del mondo!!!
Corsa pazza per il campetto, tutti abbracciavano tutti. Una gioia indescivibile.
E chissà cosa ha provato il grande, mitico Canna nell’alzare la Coppa. Che si porta dietro anche un giallo. Blatter dov’era? Secondo il protocollo era lui a dover consegnare la coppa. Non si è fatto vedere nemmeno alla premiazione dei francesi. Ho un sospetto. Se avessimo aperto la porta dello spogliatoio francese l’avremmo trovato a consolare Zidane?
Porto in cuore una speranza. Quella di veder presto gli italiani riappropriarsi del loro grido di battaglia più consono: "Forza Italia". Si, perchè è arrivato il momento di riprenderci quello che da troppi anni ormai, più della metà degli italiani si vergognano di dire. L’occasione è propizia. Mai, infatti, da quando questo grido fu tolto agli italiani, l’Italia aveva vinto qualcosa di importante a livello calcistico, l’ambito in cui certamente più potrebbe essere usato. Ora ci siamo arrivati. Italiani. Riprendiamoci il "Forza Italia".
Un saluto al giornalista ANSA che per 120 minuti ha coccolato la sua folta chioma. Ogni promessa è un debito. Il parrucchiere lo sta aspettando.