Imbecillità allo stato puro

Si è parlato tanto in questi giorni del video "shock" che riprende alcuni studenti prendersi gioco e picchiare un loro compagno down (che poi si è scoperto non essere down, ma autistico).

E’ di ieri la notizia che si tratta di studenti torinesi.

Si è data la colpa a Google, sui cui archivi era stato caricato il video. Ma qualcuno mi sa dire esattamente che colpa ne ha Google, la quale non può certamente controllare ogni singolo video che viene caricato?

Anzi, da un certo punto di vista, come giustamente dice Vittorio Zambardino, è un bene che quel video sia finito su internet, in modo che la vicenda abbia avuto un risalto mediatico tale da poter fare indignare tante persone (blogger in questo caso).

Tanto poi, tutto finirà nel dimenticaio molto velocemente, perchè ci sarà da parlare di altre cose molto più  importanti (che ne so, il matrimonio di Tom Cruise, ad esempio ).

I quattro imbecilli (e sono gentile), già individuati, pare che possano essere condannati al massimo a quattro anni di carcere.
Un buon inizio, ma con la speranza che la cosa non finisca lì. Dovrebbero come minimo essere messi ai lavori "forzati" a seguire per tutta la loro vita persone come il ragazzo che hanno oltraggiato.

Per imparare prima di tutto il rispetto verso i diversi, soprattutto verso le persone in difficoltà.

Ma oltre a all’imbeccilità di questi quattro elementi, colpisce l’ "omertà" della classe di questi quattro ragazzi. Tutti hanno visto, ma ovviamente, in una classe che si rispetti vige la regola non scritta "Non c’ero, se c’ero dormivo". E magari, già che ci siamo, ci saranno i genitori di questi pronti a difenderli a spada tratta .. "Poverini".

Stanno crescendo generazioni di incivili, imbecilli senza rispetto per alcunchè.
E non mi si venga a dire che la colpa è dei videogiochi (l’ho sentita l’altro giorno, non mi ricordo dove).

Ho scoperto

Ho scoperto che quando vedo nero intorno a me, manco di amore;
Ho scoperto che quando qualcuno mi suscita rabbia, manco di amore;
Ho scoperto che quando la mia vita diventa senza obiettivi, manco di amore;
Ho scoperto che quando l’arcobaleno è solo una scia di colore, manco
d’amore;
Ho scoperto che quando non so dire ti amo, manco d’amore;
Ho scoperto che quando ho bisogno di appagamento esterno, manco di amore;
Ho scoperto che qauando solo l’applauso mi rende felice, manco d’amore;
Ho scoperto che quando agisco per scrupolo di coscienza, manco d’amore;
Ho scoperto che quando l’elemosina è solo un buon gesto, manco d’amore;
Ho scoperto che quando invidio un successo, manco d’amore;
Ho scoperto che quando l’alba o il tramonto sono solo inizio e fine di un
giorno,manco d’amore;
Hoi scoperto che quando credo che l’amicizia sia solo una compagnia, manco
d’amore;
Ho scoperto che quando la speranza si affievolisce, manco d’amore;
Ho scoperto che quando il telefono squilla ed io lo lascio squillare, manco
di amore;
Ho scoperto che quando mi ostino solo per principio, manco d’amore;
Ho scoperto che quando alla rabbia rispondo con rabbia, manco d’amore;
Ho scoperto che l’ostilità genera ostilità, l’indifferenza indifferenza,
l’amore amore.
Ho scoperto che quando provo pietà, manco d’amore;
Ho scoperto che quando seguo il tempo, manco d’amore;
Ho scoperto che quando cerco solo il successo, manco d’amore;
Ho scoperto che la morte mi fa paura, manco d’amore;
Ho scoperto…. che Dio è amore.

(Fabio Ruvolo)

Come una gaussiana

Oggi è uno di quei giorni "grigi".

Senza soddisfazioni e senza particolari problemi o insoddisfazioni.

A metà tra la contentezza e la tristezza.

Ripensavo ad una cosa che ha detto il mio professore di calcolo riguardo alla curva di Gauss l’altro giorno.

Se ci pensate bene, essa rappresenta la nostra vita .. e forse proprio per questo viene chiamata "normale". Un sali-scendi senza fine.
Rappresenta in pieno ad esempio una parte del mio carattere, quello che riguarda in modo specifico il mio rapporto con le amicizie.
Tante volte mi sono resa conto di essere arrivata nel punto più alto, e di sperare che il momento della ridiscesa fosse ancora lontano. Ed invece inesorabilmente arrivava anche quel momento.

In questi ultimi tempi ho parlato tanto qui sul blog di me e delle mie cose. Sto riscoprendo me stessa sotto una luce nuova, pronta a ricominciare, anche dopo essermi accorta ad esempio, di non essere cambiata in una cosa per cui avevo "lavorato" parecchio negli ultimi tre anni.
Ma anche questo non è un problema. Basta ricordarsi di essere come un fiore.