Scelte difficili

Ho letto questa notizia ieri, ma dare un pensiero risulta davvero difficile.

Sono da sempre contraria all’aborto. E sempre lo sarò. E non solo perchè sono cattolica.
Ma da questo alla posizione del Cardinale Alfonso Lopez Trujillo, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che ha proclamato via radio la scomunica al personale medico e ai genitori, ce ne passa.

Forse, se il Cardinale avesse speso anche qualche parola per il patrigno, la sua posizione sarebbe potuta diventare più condivisibile. Pur continuando a ritenere che la scomunica sia un "abuso" di potere quanto inadeguata al contesto.

Non dico che la Chiesa dovesse approvare l’aborto, ma per lo meno mettersi in una posizione più morbida nei confronti della situazione. C’è di mezzo una bambina di 11 anni, ripetutamente violentata dal patrigno! Non una scappatella estemporanea di due ragazzini.

Un po’ più di tatto da parte del Cardinale ci voleva.
Se questo vuole essere un modo per "sensibilizzare" il mondo non credetente all’importanza della Vita, il Cardinale ha ottenuto esattamente l’effetto contrario.

Al di là dell’intervento (inadeguato a mio modo di vedere) del Cardinale, resta il problema di cosa scegliere in casi come questi, quale sia il "male minore".

Un po’ come quando una mamma sceglie di non curare un tumore per fare nascere un figlio, rischiando la vita.

E’ difficile scegliere, per qualsiasi coscienza. Per questo guardo con "sospetto" chi si fa portatore di una "sentenza" già scritta e pre-confezionata.

E per questo, non mi sento di condannare il medico che ha operato l’aborto sulla bambina colombiana prendendo su di sè tutta la responsabilità della decisione. Perchè credo che la decisione che ha dovuto prendere, dichiarandosi per di più cattolico, non sia stata semplice.
Non so se ha fatto la cosa giusta o la cosa sbagliata. Io non lo so "a priori".

Ps. Nota tecnica: non preoccupatevi per i commenti "spariti" qui a sinistra. E’ in corso la manutenzione di Splinder e per il momento non sono visibili.
In ogni caso, si può commentare senza nessun problema. I commenti riappariranno ovviamente alla fine della manutenzione.

Verso un punto di non ritorno

Sono una patita di chitarra.
Ho iniziato come autodidatta e Internet, in questo senso, mi ha sempre dato una grande mano.

E’ notizia di questi giorni la chiusura di diversi siti che offrivano accordi e intavolature (spesso chiamate con la loro traduzione inglese, tablature) delle canzoni di svariati artisti.
Chiusura non dovuta a problemi di troppo traffico, come sta accadendo ad Amostab, ma per problemi legali.
In pratica, secondo la Music Publishers Association (Mpa) e la National Music Publishers Association (Nmpa) il materiale fornito su questi siti Internet è coperto da copyright.
Peccato che il suddetto materiale non sia degli mp3, ma semplicemente il testo della canzone con gli accordi e a volte anche la tab (abbreviatura molto usata dai chitarristi del termine inglese).

La copertura con il copyright è dovuta al fatto che oltre ai normali CD con le canzoni, vengono venduti anche i Song Book degli album, contenenti gli spartiti delle canzoni – e pare che non siano neanche tutta questa roba.

Quello che forse le associazioni americane non hanno capito, e che su questi siti non vengono riprodotti i Song Book ma semplicemente l’opera di musicisti e/o chitarristi che "tirano giù" gli accordi o le tab ad orecchio ascoltando la canzone. Infatti, era normale trovare post scrittum del tipo

Non è esattamente come la suona il Liga, ma mi sembra possa andare

La cosa preoccupa.
Perchè se si può essere in parte d’accordo sulle prese di posizione sul fenomeno di filesharing, (condivisione della musica online attraverso programmi PeerToPeer) – anche se, i prezzi dei CD sono ancora altissimi e sproporzionati – in questo caso non c’è nessuna scusante per queste associazioni che cercano di mungere il più possibile da un mercato musicale sempre più in crisi.
Anche perchè il prossimo passo è una restrizione anche per i testi delle canzoni. Davvero assurdo!
Roba da non credere.

Poi ci si lamenta della pirateria. Ma certo che se la rotta intrapresa è questa, il fenomeno non potrà che aumentare. Un conto è far pagare il giusto (e vorrei sottolineare, il giusto!) per un brano musicale, un conto è far pagare tutto quello che è un prodotto derivante dal brano (parole, accordi – neanche parlo di spartiti, accordi!! – e tab) che, volenti o nolenti, ognuno può in qualche modo "riprodurre".
Si va paurosamente verso un punto di non ritorno.

Copio e incollo da SoundBlog perchè non avrei saputo dir meglio.

Le trascrizioni non sono una copia dell’originale, ma prodotto del lavoro del trascrittore che ad orecchio e con le proprie conoscenze musicali interpreta il brano in questione e produce una trascrizione didattica che viene resa pubblica gratuitamente. Solo con l’aiuto della memoria, se ascoltiamo un brano più volte, possiamo ricordarne le parole; se conosciamo le progressioni musicali possiamo capire che accordi e così via. Lo sappiamo e basta: è nella nostra mente. E nessun discografico potrà impedirlo. I ragazzi scrivono le parole di un brano che conoscono nei loro diari di scuola, le mostrano agli amici. E’ anche questo un reato? E’ un reato che l’ essere umano è intelligente? E’ un reato che è operoso? Il diritto d’autore non può essere così vasto ed assoluto da tendere le sue branchie fino dentro la mente e il sapere degli uomini e arrogarsi il diritto di spegnere le loro capacità.

Quale sarà il prossimo passo? Vietare o meglio ancora, tassare le strimpellate intorno al fuoco al mare?

Giovani & Italiano

Se ne parlava qualche giorno fa, di come ormai per troppi giovani la lingua italiana sia un lontano ricordo.
Oggi, soprattutto nella lingua scritta, per tanti di loro è entrato in vigore il "sms-ese", fatto di xkè, cmq, nn, tto, c 6 eccetera. Scrivono, cioè, come a volte usiamo scrivere in un sms, dove per poter utilizzare al meglio i 160 caratteri abbreviamo certe parole.
E’ un sistema che per gli sms uso anch’io, perchè a volte mi scoccia dover mandare due sms, quando ne posso usare uno solo usando qualche abbreviazione.
Ma mai mi sognerei di scrivere in questo modo a scuola, in una lettera ad un amica.
Eppure, penso fosse in seconda superiore, avevo un compagno che farciva i suoi temi con questo modo sgrammaticato di scrivere. E ovviamente i suoi temi non prendeva un voto superiore all’1.

E noto come su molti blog (in prevalenza su Msn Space e su Splinder) l’abitudine a scrivere in questo modo "odioso" per chi legge, che deve tradurre ogni singola parola in italiano, sia ricorrente soprattutto da parte dei più giovani – allora io mi devo considerare vecchia?

In questo senso, plaudo all’iniziativa dell’Università di Insubria di istituire dei corsi alle matricole per ri-insegnare la "scrittura di base e l’analisi di costruzioni testi".

Mi piaceva la fine dell’articolo del Corriere e la ripropongo per chiudere questo post:

Tanto vale mettere da parte, ogni tanto, lo slang «elettronico» e andare a sciacquarsi, se non in Arno, nella grammatica.

Allunaggio & Complotti. La mia idea

Si fa un gran parlare delle apparenti parole "shock" della NASA, che nei giorni scorsi ha annunciato di aver perso – o meglio, di non trovare – alcuni video dello sbarco sulla Luna.

Si potrebbe concludere il tutto con un "bravi scemi", se non fosse che l’argomento è tra quelli più chiacchierati dai cosidetti "complottisti", quelli cioè che non sposano le versioni ufficiali degli eventi, ma credono che esse siano creati ad arte e di conseguenza, che tutti ci vogliano prendere per il naso.
Altro caso simbolo è quello dell’11 settembre.

Senza entrare nel merito della discussione – al mio posto lascio parlare il sempre presente Attivissimo, che fa un’analisi lucida e razionale dell’accaduto, ridimensionando di fatto tutto il gran parlare – mi viene una domanda spontanea, soprattutto verso i complottisti:

ma pensate davvero che astronauti, tecnici, ingegneri e tutti quelli che avrebbero lavorato nel dietro le quinte (perchè a differenza dell’11 settembre, nel ’69 c’era il "preavviso") di questo grande film girato ad Holliwood (come da tesi dei complottisti), in 40 anni non abbiano avuto niente da dire? Che in 40 anni non si siano lasciati sfuggire con conoscenti, amici, parenti e perchè no, stampa, un minuscolo insignificante dettaglio che potesse minare il "grande segreto"? E che le spie russe, "offese" dello smacco dato loro dagli americani non abbiano cercato di svelare il segreto che lo sbarco non era stato nient’altro che un bel filmino girato in uno studio televisivo?

Ho una mia teoria in proposito.

La possibilità di un complotto è inversamente proporzionale alle persone che girano intorno all’evento conteso.

Da questo deriva che:

La possibilità di un complotto diminuisce all’aumentare delle persone che prendono parte all’evento.

Semplicemente perchè cresce il numero delle persone da "far tacere". E di conseguenza cresce la probabilità che il segreto non resti tale.

Penso poi un’altra cosa.
Piuttosto che stare a disquisire su siamo andati sulla Luna sì, siamo andati sulla Luna no, sarebbe più utile chiarire cosa successe l’11 settembre. Perchè, a differenza dello sbarco sulla Luna, che di per sè oggi offre solo un po’ di curiosità, il crollo delle Torri Gemelle ha cambiato il mondo, con le conseguenze che oggi sono pultroppo sotto i nostri occhi. Non che creda al complotto, per carità.
Le Torri Gemelle non sono cadute per delle cariche (cosa che tra l’altro offende anche la memoria di chi su quell’aereo c’era ed è morto – tra l’altro sono di oggi alcune trascrizioni di telefonate dalle Torri) e dicasi la stessa cosa per il Pentagono. Ma è indubbio che l’America abbia beneficiato politicamente dell’attacco. Che in qualche modo, abbia "lasciato fare". Certo. Nessuno immaginava un attacco di tali dimensioni. Magari solo qualche piccolo attentato in una metropoli. Al resto ci ha pensato la mente perversa degli attentatori.

Il caldo da alla testa?

Leggevo frammenti di cronaca nera quotidiana. E mi chiedevo: ma è il caldo che dà alla testa (dimenticando per un attimo che cosa del genere succedono anche nel restante periodo dell’anno) o piuttosto noi uomini che abbiamo perso la bussola?
Propendo per la seconda.

Sarà mai Pace?

E notizia di oggi il cessate il fuoco in Medio Oriente.
La risoluzione Onu è stata accettata e dalle 7 di questa mattina non è in atto nessun combattimento.
Un primo obiettivo, se così si può dire, è stato raggiunto.

Nonostante questo, però, la situazione rimane tesa.

In questi giorni di combattimenti ho preferito non scrivere niente sull’argomento – se non una piccola citazione al fondo di un post-, nè prendere posizione per l’una o l’altra parte.

E allora, sarà mai Pace?

Questo anche per rispetto per tutte le vittime silenziose di tante altre guerre altrettanto silenziose, che i media, che in questi giorni si danno tanto da fare per informarci sulla situazione del Medio Oriente, snobbano sistematicamente.

Ma esistono anche mezzi "alternativi", che si occupano esclusivamente di tappare il grande buco di informazioni lasciato dai "grandi" mezzi di comunicazione.
Ad esempio Misna, o PeaceReporter.

Si può scoprire, così, che i conflitti attualmente in atto sono 28, conflitti che portano centinaia e centinaia di morti a cui non importa niente a nessuno.

In questo senso scopro e diffondo, un’iniziativa a favore del Darfur.
Mi chiedevo dove ne avessi già sentito parlare. Mi è venuto in mente l’altro giorno metre ascoltavo la famossima canzone di Povia "I bambini fanno OH".
La storia, ambiguità e i retroscena li potete trovare qui, a metà articolo.

Guerre di seria A e guerre di serie B. Pultroppo esisteranno sempre. Almeno fino a quando la risonanza sarà data in basi a interessi prettamente economici.
Cerchiamo di dare voce a chi voce non ha e di ricordarci che se, forse la pace in Medio Oriente sembra essere più vicina, in altre parti del mondo ogni giorno sembra più lontana.

Sorvolando

Tu guarda come è piccolo e tranquillo
così simile a un presepe da quassù
immerso nel tramonto
lampioni come perle sull’azzurro
fra le nuvole che il vento spinge a sud
come voci di un racconto
mondo che aspetti il tuo destino
con i tuoi capricci e il tuo veleno
appeso all’orlo incandescente di un vulcano

Su questo cielo d’aria trasparente
in questo dolce e rilassato navigare
lontano dalla gente
le geometrie dei campi e delle strade
da questo silenzioso belvedere
sospeso nel presente
mondo che corri e cerchi un segno
che preghi solo per bisogno
che vai a fondo come un sasso in uno stagno

Sorvolando questo mondo che non va
solo dentro a questo aliante
mille opposte verità
Sorvolando tutto quel che non capisco
quel che cerco e non conosco di me
Sorvolando su di te

Passando sulle case a bassa quota
sempra quasi di sentirle sospirare
tra uno strillo e una risata
Virando sopra vicoli e cortili
sento l’aria accarezzarsi sulle ali
sul mio cuore di pilota
Mondo che gridi e che non ascolti
che a volte taci e a volte menti
e che sopporti solo i capricci dei potenti

Sorvolando questo mondo che non va
solo dentro a questo aliante
mille opposte verità
Sorvolando tutto quel che non capisco
quel che cerco e non conosco di me
Sorvolando su di te

Tu guarda come è piccolo e tranquillo
questo mondo che mi aspetta e non lo sa
che a guardarlo è così bello

I mercenari di oggi

Qualche giorno fa è stata resa nota la sentenza per "calciopoli". Juve in B con 30 punti di penalizzazione. Una C cammufata, in pratica.

E ovviamente tutti i giocatori della Juve si stanno guardando attorno per cercare una nuova sistemazione.

Ho aperto il dizionario e ho cercato il significato del termine mercenario.

" .. servivano chi più pagava .. ".

Eccola qui, la denifizione dei nostri eroi juventini.

Solo Alex Del Piero resterà di sicuro. Gli altri sono allettati dalle sirene spagnole, inglesi e nostrane.

Discutevo con un amico l’altro giorno. Lui diceva che è giusto che cerchino dei posti dove guadagnare di più di quanto prenderebbero in serie B. Come se poi fossero dei morti di fame con una famiglia da mandare avanti.

Sarò all’antica. Ma per me, se uno davvero ama la maglia, la squadra, la città, dovrebbe giocare in qualsiasi serie. E chi se ne frega dei soldi.

Prendete Tommasi. In quest’ultima stagione ha giocato per la Roma con lo stipendio base minimo per un calciatore. Perchè era attaccato alla squadra.

E allora. Chi non resta per me è un mercenario, proprio come scritto sopra ".. .. servivano chi più pagava ..". E chi se ne frega se è appena diventato il Campione del Mondo.

Da tante parti si sente dire che questo scandalo ha permesso di "pulire" il calcio. Io non ci credo. Solo quando non ci saranno più interessi economici potremo forse vedere un Cannavaro, un Buffon, un Ibrahimovic, avere riconoscenza verso chi ha creduto in loro in questi anni, a chi gli ha permesso di ritornare grandi come un tempo. Fino a quel momento, conteranno di più i soldi intascati, piuttosto che la voglia di correre dietro ad un pallone.

Abbracciamoci forte. E vogliamoci tanto bene

Sono le parole pronunciate da Caressa, mitico conduttore di Sky alla fine della finalissima di domenica.

Si riferiva a noi italiani. E in effetti, l’affetto degli italiani è stato travolgente. Il pullman che riportava gli azzurri dall’aereoporto dove sono arrivati a Roma è stato preso d’assalto. E con ancora più travolgente la ressa sotto il pullman scoperto che ha fatto il giro di Roma. Una folla attendeva al Circo Massimo. Bella serata, forse un po’ esaltata dai media e dalla retorica. Sotto al palco campeggiava la scritta "ROMA RINGRAZIA GLI AZZURRI". Credo che fosse più giusto una scritta "L’ITALIA RINGRAZIA GLI AZZURRI". Perchè è stata una festa intera, di un paese intero che si è stretto intorno agli azzurri. La festa doveva essere di tutti, non solo dei romani.

Abbracciamoci forte. E vogliamoci tanto bene

Non è sicuramente il clima che si respira tra Italia e Francia in questo momento.

Gallas vuole la testa di Materazzi, la madre di Zidane i suoi testicoli. E’ un uomo ricercato, il nostro Marco nazionale. Cosa abbia fatto per meritarsi tutta questa attenzione tutti lo sanno. Si è preso una testata in diretta mondiale da Zidane dopo – pare – una provocazione. Quale sia stata non è data a sapere. Si dice che Zidane stassera alle 20 dia la sua versione. Attendiamo pazientemente.

Tutto quello che io non capisco è come si sia arrivato a tanto.

Marco ha provocato. Molto probabile. Ma, a parer mio, nessun insulto può scatenare una reazione così. Al massimo si risponde per le rime. Ma a voce. Non con gesti del genere.

Come si sa, a Zidane è stato dato il "Pallone d’oro" dei Mondiali. Non per fare la campanilistica, ma sicuramente lo meritava in modo molto maggiore il nostro Fabio Cannavaro, autore di un Mondiale su altissimi livelli, fin dalla prima partita con il Ghana. Sono troppo cattiva se dico che se qualcuno si prendesse la briga di andare a dare una verificata alle telefonate tra i funzionari FIFA ne uscirebbero delle belle. Altro che Italia. Questo non certo per sminuire la portata dello scandalo nostrano. Ma perchè, a mio modo di vedere, ci sono cose che non contano anche negli organi più alti.

Spiace solo che i francesi, invece di mettere alla "gogna" il loro tanto osannato idolo, se la prendono con gli Italiani. Qualcuno, per le PRESUNTE, al momento, provocazioni di Materazzi vuole toglierci la Coppa (questi ovviamente sono i teteschi). Non capisco quale sia il motivo di tanto astio nei confronti degli italiani. Giustificare il gesto di Zidane è tanto irresponsabile quanto incomprensibile.

A settembre le due nazionali si ritroveranno di fronte per la qualificazione al prossimo europeo. Se qualcuno non ci mette una pezza finirà a botte.