Ho bisogno di un altro paio di scarpe e l’altro giorno, armata di molta pazienza (perché sono tendenzialmente di gusti molti difficili) siamo partite io e la mia mamma alla ricerca di queste benedette scarpe.
Nel frattempo che io cercavo, lei guardava altre cose.
Girando tra gli scaffali ne ho subito viste un paio che mi sono piaciute a prima vista e anche con il prezzo eravamo in linea con l’idea che avevo in mente.
Quando poi le ho provate me ne sono "innamorata", ma niente, il 40 era troppo stretto. Mi sono messa a guardare gli altri numeri che c’erano: 39, 42, 40, 42, 42, 39, 44 ….
Come volevasi dimostrare, del 41 nemmeno l’ombra.
E, oltre il danno la "beffa", mia mamma aveva invece trovato delle scarpe che le piacevano!
Morale della favola? Io che ero andata per comprare delle scarpe sono uscita con un pugno di mosche in mano. Mia mamma che doveva solo accompagnarmi si è comprata un paio di scarpe.
E la scena si è ripetuta stamattina. In più rispetto all’altra volta c’era anche la mia sorellina.
Proviamo ad andare in un altro negozio. Ho trovato un paio che sarebbe potuto andare. Provo il 41 ma mi è troppo largo. Allora cerco il 40, ma niente, c’è il 42, il 43, il 39, altri 41 … ma del 40 nemmeno l’ombra!
Ci dirigiamo allora verso un negozio che hanno aperto da poco perché nel frattempo sto cercando anche un paio di pantaloni, e speravo per lo meno di riuscire a trovare quelli.
Lì trovo una maglia che mi piace e prendo quella. In un reparto ci sono anche le scarpe, provo a girare un po’, ma non c’è niente che mi aggrada.
Volete sapere il morale del giro di oggi? La mia sorellina è uscita da quel negozio con un nuovo paio di scarpe!!!!
… le conclusioni le lascio a voi, perché io ho perso le parole per "arrabbiarmi".
Il giorno che finalmente riuscirò a comprare le scarpe faccio una festa!